I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.
C’è tanta insicurezza in questo libro, tanti pensieri, tanto sesso e anche tanto alcol. Ma soprattutto c’è coraggio, amore per la scrittura e una forte voglia di trovare il proprio posto nel mondo letterario di oggi. Per aiutare questi dodici autori sotto i venticinque anni a farlo, l’idea della fondazione Accento di un libro con dei loro racconti brevi è ottima. Il curatore dell’antologia Matteo B. Bianchi ha anche scelto bene la disposizione delle storie. Sono stata immediatamente catturata dalla prima, Agnese si diverte, di Teresa Fraioli, e ugualmente emozionata dall’ultima, la quasi surreale Miasma di Emma Cori. Sono però, ovviamente, racconti che appartengono a un’altra generazione rispetto alla mia, quella di ragazze e ragazzi che hanno vissuto le emozioni raccontate nelle 164 pagine di questo libro. E spero che siano la loro generazione a leggere Quasi di nascosto, perché che i ragazzi di oggi scrivano l’abbiamo capito. Sembrano avere un instancabile bisogno e voglia di esprimersi. Ma la domanda è se leggano. E se si prendono anche il tempo di digerire quello che scrivono gli altri. Mi auguro che con Quasi di nascosto la risposta sia decisamente sì. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati