I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.
Il nuovo romanzo di Enrico Brizzi non abbatte alcun muro letterario. È improbabile che dia vita a nuove tendenze e non presenta tecniche di scrittura rivoluzionarie. Tuttavia, per noi che siamo cresciuti con romanzi di questo tipo, che ti lasciano immaginare i visi e le sembianze dei protagonisti, le loro case e i luoghi in cui lavorano, e perfino i colori e gli odori sono così vivaci, in grado di competere con qualsiasi film, leggere Enzo è una gioia. Anche la scelta del protagonista merita attenzione. Varie persone mi hanno chiesto se fosse la storia di Enzo Ferrari. Indubbiamente il titolo e la copertina scelte dall’editore suscitano interesse e spingono a leggere anche persone che magari di solito non lo fanno. In generale si tratta di una qualità importante per un libro. Bisogna sottolineare che, come dice il sottotitolo “Il sogno di un ragazzo”, Enzo non è la storia della Ferrari. Semmai è la storia del ragazzo destinato a diventare il creratore della mitica automobile. Con un’infanzia e una giovinezza in un’Italia e un’Europa travolte da ideologie nuove e passioni vecchie, che presto spingeranno tutto il continente in guerra. Che altro posso dire? Viva Brizzi! ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1526 di Internazionale, a pagina 79. Compra questo numero | Abbonati