I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.
Consiglio di leggere questo libro con grandissima attenzione, prendendo nota, fin dalla prima pagina, di chi parla, che rapporto ha quella persona con gli altri personaggi e che sogni e lamentele la caratterizzano. Lo dico perché all’inizio non è chiarissimo che bisogna procedere con cautela. Tommaso Avati ha scelto di comporre il suo romanzo La ballata delle anime inutili come un pacchetto regalo avvolto da strati e strati di carta. Bisogna toglierli uno dopo l’altro per arrivare al centro, al nucleo della storia, alla spina dorsale del romanzo. È un racconto che riprende un evento realmente accaduto ma poco conosciuto in Italia (almeno credo), cioè la conversione volontaria di un paese intero all’ebraismo durante l’epoca fascista. Ma è soprattutto un libro che racconta le emozioni, i sogni e la realtà di persone che vivevano in un’epoca – non tanto lontana – in cui le scelte reali di come vivere la propria vita erano effettivamente molto limitate. Quando poi si arriva alla fine, quando avremo tolto tutti gli strati letterari di Avati, si capisce che lo scrittore ci ha regalato un piccolo gioiello. Un diamante che ci porteremo dietro per molto tempo. E di questo ne sono sicura. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1560 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati