I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

La primavera scorsa ho avuto la grande fortuna di dover passare un periodo a Praga per lavoro. Come tante altre capitali, anche lei è ormai invasa dai turisti, ma ho presto imparato a evitare i flussi più insistenti – a Roma siamo comunque abituati – e mi sono goduta una delle città sicuramente più belle e affascinanti d’Europa. Che Praga possa ispirare uno scrittore o una scrittrice a raccontare, non dovrebbe stupire nessuno: nascosta al turismo esiste ancora quella vena intrigante, quel tocco di mistero senza tempo che tanti visitatori, me compresa, trovano attraenti in una città. Ma per un libro d’esordio italiano è forse una scelta anomala quella di raccontare una storia ambientata nella Praga assediata dai nazisti. Eppure non è assolutamente un errore, anzi. Gianni Fais invita il lettore a un viaggio nella Praga degli anni della seconda guerra mondiale, a vivere la tragedia dell’occupazione nazista, ma anche a immaginare come la città stessa rappresenti uno spiraglio di luce che alla fine porta alla liberazione. Lo scoccare del tempo è sicuramente un bel libro da leggere in un pomeriggio autunnale o, perché no, per tenerci compagnia durante una visita nella capitale della Repubblica Ceca. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1589 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati