I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

“Oggi credo che una cosa escluda l’altra solo se si ha la presunzione di affermare che possa esistere una sola realtà alla volta”. Il romanzo di Marco Prevedello è davvero interessante. Mentre in Spagna e nel Regno Unito le dispute regionali s’intensificano, in Italia il dibattito sull’autonomia differenziata sembra sparito. Prevedello non solo lo riporta al centro dell’attenzione, ma lo fa in modo da spingerci a riflettere non tanto sulle motivazioni politiche di chi, nell’arco dei decenni, ha lottato per “l’indipendenza”, quanto piuttosto su quelle emotive. Sentimenti prodotti da una realtà vissuta diversamente dove il filo della quotidianità semplicemente fa una strada differente, che non conosci se non sei del posto. Prevedello racconta la storia di Luciano Franceschi, convinto indipendentista veneto, che sparò al banchiere che non gli aveva concesso un prestito per lui fondamentale. La storia di Franceschi si mischia con i ricordi dello scrittore stesso, ricordi che per tanti lettori sono come piccole istantanee letterarie di una realtà sconosciuta. Una realtà “non conforme” alla storia italiana. Si possono vivere due realtà alla volta? “La nazione, al singolare; sottointeso: quella italiana. C’è solo quella”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati