Il brasiliano Marcello Quintanilha è tra gli autori più innovativi del fumetto internazionale. Ora arriva questo capolavoro (di cui pubblichiamo un estratto a pagina 83), in uno degli anni più ricchi di graphic novel di qualità, vincitore nel 2022 del premio per il miglior libro al festival internazionale del fumetto di Angoulême, in Francia. A questo ritratto di un’infermiera, che convive con un operaio nelle favelas di Rio de Janeiro, disperata per una figlia tanto amata quanto ingestibile, Quintanilha conferisce una forza incomparabile. Grazie al suo segno aereo e delicato, che lavora sulla deformazione grafica, in modo simmetrico alle inquadrature e al formato stesso delle vignette, unitamente a una fine costruzione dei dialoghi, delle situazioni, della psicologia dei personaggi, delle dinamiche interpersonali e sociali. Ma è con i colori che si sperimenta qualcosa di ancora mai visto, nemmeno al cinema: con maestria visionaria il disegnatore fa uso di colori cosiddetti fluo, che creano una sorta di psichedelia pop che tuttavia si stempera in un effetto pastello. Quintanilha li usa come strumento espressivo: veicolo di una lettura quasi semiologica della società brasiliana, evidenziatori di stati d’animo, suscitatori di atmosfere che creano climax prossimi all’arte concettuale. I colori interpretano e rivelano il mondo, per dire in modo profondo e struggente qualcosa di apparen­temente banale: solo l’amore conta.

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Questo articolo è uscito sul numero 1485 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati