Capolavoro d’interrogazione della memoria e gran veicolo di sogno e poesia, gradevolissimo da leggere, ecco il libro a fumetti ideale per le vacanze. Goethe con il suo celebre Viaggio in Italia di inizio ottocento comincia un periplo che improvvisamente s’interrompe e lascia il posto ai viaggi di Scarnera nel mondo di oggi, più prosaici, per poi tornare su Goethe e poi ancora lasciare a Stendhal che domina la seconda parte insieme a Percy e Mary Shelley. Ma ci sono anche Freud, Woolf, Dumas, Dostoevskij, Lord Byron e molti altri. In questo viaggio, poetico ma anche socio-antropologico, tra i viaggi in Italia, dove muoversi nel tempo e nello spazio equivale ai vari sguardi esterni che si susseguono, Scarnera è capace di creare collegamenti folgoranti, talvolta delle scosse all’animo. La struttura riproduce le età della vita: Goethe quella felice dell’infanzia e dell’adolescenza, Stendhal quella della maturità inquieta, Mary Shelley quella del crepuscolo doloroso per la lunga sequenza di lutti personali che mai però gli toglieranno l’amore per l’Italia paese e il suo popolo. Infine, due distopie ci dicono fuori campo che l’Italia di oggi è perduta come durante il fascismo, metafora della civiltà umana. La chiosa magistrale dell’autore nel tempo presente, surreale e veritiera al contempo, evoca l’imminente venuta di viaggiatori extramondo con il nostro paese sempre al centro. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 81. Compra questo numero | Abbonati