Su fumetto e graphic novel grande è la confusione, e questa raccolta di testi collettivi, curata dall’associazione culturale bolognese Hamelin, rappresenta uno strumento di conoscenza e riflessione importante anche su scala europea, per far emergere una consapevolezza nuova tra studiosi delle arti e insegnanti ma anche nei consumatori culturali. L’affermazione del graphic novel in Italia ha segnato il rilancio inatteso del fumetto d’autore che alla fine degli anni novanta sembrava defunto ben più di quanto lo sembri oggi il cinema. Del resto la distinzione tra fumetto popolare, fumetto d’autore e graphic novel non è ben chiara e i primi due saggi sono proprio dedicati a questo e al dubbio se esista ancora il lettore generico di fumetti. Seguono delle conversazioni con studiosi come il britannico Paul Gravett o il sociologo Matteo Stefanelli, direttore del sito Fumettologica; infine quelle con gli editori che hanno avuto ruoli importanti, spesso anche autori, come lo sceneggiatore Massimiliano De Giovanni di Kappa Edizioni, che ha imposto in maniera strutturata il manga; con Laura Scarpa (Comicout edizioni), anche per la sua attività nelle scuole di fumetto; con lo sceneggiatore Daniele Brolli (Comma 22); autori underground come Ratigher, ideatore del nuovo corso di Coconino con Giovanni Ferrara; e poi con Igort, direttore di Oblomov, che nel lontano 2000 ha fondato Coconino press, facendo fiorire il deserto. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati