Leggere è stupido! ha un titolo accattivante e ironico. Leggere è stupido per chi non ha anima, sembra volerci suggerire questo delizioso albo per l’infanzia che attraverso poche parole, una manciata d’illustrazioni, ci spiega che in realtà leggere è un’avventura di cui sarebbe un peccato privarsi. Leggere è un’attività che pretende concentrazione. È come un abbraccio. Si tiene un libro tra le mani, c’è un contatto fisico, e poi c’è anche un contatto extrasensoriale con le lettere dell’alfabeto, le parole, poi frasi, poi storie. Attenzione! L’albo non dice che leggere è facile. Perché non lo è. Ma poi l’illustrazione ci mostra come un libro diventa una piscina e come ci si può tuffare dentro. E se quando si legge un libro si è soli, si sta sempre in compagnia di personaggi, parole, a volte solo del ritmo di una frase. Certo, leggere toglie un po’ di sonno perché ci incolla alle pagine, perché i libri pesano, e vorresti arrivare alla fine. Ma leggere non è tanto sbrigarsi a finire: è nuotare dentro quella piscina in cui ci siamo tuffati all’inizio e godersela, soprattutto ora che tutti hanno un cellulare in mano. Un albo dolcissimo che è una dichiarazione d’amore per una delle più antiche attività dell’essere umano. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati