“Instagram collega una vasta rete di pedofili”. Questo il titolo di un’inchiesta del Wall Street Journal, realizzata in collaborazione con le università di Stanford e del Massachusetts Amherst. Che i pedofili usassero la rete per i loro scopi non è una novità, ma, secondo i risultati degli studi, “Instagram non si limita a ospitare queste attività. I suoi algoritmi le promuovono”. Come? Sul social è possibile cercare hashtag espliciti sul sesso con minori e trovare account che pubblicizzano materiale pedopornografico. La Meta (casa madre di Instagram) ha confermato al quotidiano di conoscere il problema, di aver smantellato 27 reti di pedofili negli ultimi due anni e di avere creato una task force interna dedicata al problema. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1516 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati