“Ho smesso di insegnare a causa di ChatGpt”, afferma la scrittrice Victoria Livingstone in un articolo su Time: “Scrivere è un lavoro duro. Tentati dall’intelligenza artificiale (ia), molti dei miei studenti non erano più disposti a fare fatica”, scrive Livingstone. La docente racconta i molti modi con cui ha tentato di incorporare l’ia nelle lezioni, per mostrare i limiti della tecnologia, ma alla fine ha avuto l’impressione di dedicare più tempo ad addestrare all’intelligenza artificiale che alle ragazze e ai ragazzi dei suoi corsi. “I migliori educatori si adatteranno”, ragiona l’ex professoressa. “Ma gli studenti dovranno essere disposti a convivere con il disagio temporaneo di non sapere”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati