L’intelligenza artificiale può essere incolpata del suicidio di un adolescente? Se lo chiede il New York Times, raccontando la battaglia legale di una madre della Florida, Megan Garcia, contro un’azienda tech dopo la morte del figlio di 14 anni. Secondo la donna il ragazzo era dipendente da Character.ai, uno strumento con cui puoi conversare con un personaggio di finzione, e la sua depressione era aumentata. Secondo la denuncia, il quattordicenne passava ore al telefono con la sua amica digitale. Le aveva rivelato il proposito di suicidarsi, ma non è scattato nessun allarme. “Sembra che mio figlio sia stato solo un danno collaterale”, ha detto Garcia al quotidiano newyorchese. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati