Succede che un uomo morde un cane e t’insegnano che, data l’eccezionalità, il fatto assurge a notizia. Succede che l’ufficio corrispondenza della Bbc, l’emittente il cui prestigio è diventato un luogo comune, riceve numerosi appelli perché prenda esempio dall’italiana Rai. Il caso non riguarda la nuova governance né i programmi più blasonati, ma Via dei matti numero 0, lo spazio quotidiano con Stefano Bollani e Valentina Cenni su Rai 3. Gli amanti britannici del jazz e della buona musica discutono di “Crazy street, number zero” come fosse un unicorno fuggito dai palinsesti, e si chiedono come sia possibile che un canale generalista mandi in onda all’ora di cena, per tradizione dominata da telegiornali e quiz leggeri, l’esecuzione di brani di Satie e di Duke Ellington, conquistando anche un pubblico di giovani. Il conduttore britannico Colin Muirhead, autore di trasmissioni musicali, raccontando la scoperta con stupore da grand tour ha scritto articoli, diffuso puntate del programma e chiamato a raccolta colleghi per incalzare Bbc, Itv e Channel 4 a seguire l’esempio tricolore. Certo, non basta trasmettere Coltrane, bisogna avere a disposizione il talento circense di Bollani, la naturalezza con cui combina chiacchiera e virtuosismo pianistico. Ma in attesa che ne trovino uno, ci crogioliamo nel sollazzo autarchico di avere per venti minuti al giorno la tv più invidiata dalle monarchie. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati