“Un po’ alla volta, la luminosa sala da pranzo di un hotel di campagna vicino a Potsdam si riempie di persone. Sono una ventina. Esponenti di Alternative für Deutschland (Afd, il principale partito di estrema destra in Germania), militanti del Movimento identitario e membri di confraternite studentesche nazionaliste. Tra i partecipanti ci sono anche medici, avvocati, politici, imprenditori e due rappresentanti del Partito cristiano democratico (Cdu) legati all’associazione conservatrice Unione dei valori”.
Comincia così l’articolo pubblicato il 10 gennaio da Correctiv, sito tedesco di giornalismo investigativo. Nell’inchiesta vengono rivelati i dettagli di un incontro segreto che si è svolto a novembre e a cui hanno partecipato politici dell’Afd, neonazisti e ricchi imprenditori per pianificare l’espulsione di massa di milioni di immigrati dalla Germania.
Ne è seguito un terremoto politico e più di un milione di tedeschi lo scorso fine settimana sono scesi in piazza per protestare contro il progetto e contro l’Afd.
Correctiv è nato nel 2014, la redazione è a Essen e ci lavorano circa venti giornalisti. La sua particolarità è che si tratta di un giornale senza scopo di lucro finanziato da fondazioni. Il suo obiettivo è realizzare inchieste di grande impatto che escono sul maggior numero possibile di mezzi d’informazione (giornali, radio e tv), per amplificarne la portata.
Nel 2023 Correctiv ha rivelato che la banca tedesca per lo sviluppo ha finanziato progetti di deforestazione in Paraguay; ha dimostrato che la privatizzazione dell’acqua in Germania si sta allargando; ha contribuito ad avviare una causa contro Benedetto XVI per lo scandalo degli abusi sessuali nella chiesa tedesca; ha reso pubblici i progetti di un’azienda privata per costruire un enorme impianto solare e un centro commerciale in una foresta a 80 chilometri da Berlino. E ha condotto altre decine di inchieste, sempre con particolare attenzione alla Germania.
Quando qualcuno si chiede a che servono i giornali, Correctiv è una delle migliori risposte. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1547 di Internazionale, a pagina 5. Compra questo numero | Abbonati