Lo scrittore francese Édouard Louis è stato molto attivo in queste settimane di campagna elettorale, insieme a tanti altri intellettuali del suo paese.
Intervistato dalla Bbc ha spiegato perché, secondo lui, l’estrema destra è così forte in Francia.
“Sono cresciuto in una comunità operaia in cui le persone avevano la sensazione di essere completamente abbandonate dalla classe politica. Avevamo la sensazione che nessuno parlasse di noi, che tutti ci stessero lasciando indietro e questo senso di abbandono è sempre stato la ragione principale per cui mio padre, mia madre e gran parte delle persone intorno a noi andavano a votare e sceglievano l’estrema destra.
Il voto di estrema destra in Francia è soprattutto il voto della classe operaia e della piccola borghesia, di persone socialmente escluse, che vivono in condizioni di precarietà, instabilità, povertà.
Oggi l’estrema destra è così forte perché abbiamo avuto anni di politiche conservatrici e di destra, di disintegrazione del welfare e dell’assistenza sociale, di aumento del disprezzo per la classe operaia.
L’estrema destra non è comparsa la settimana scorsa, ci sono voluti quarant’anni. Sono arrabbiato con la classe politica al potere, che ora urla che l’estrema destra è qui. Ma hanno creato loro le condizioni sociali che hanno prodotto la rabbia grazie a cui l’estrema destra va al potere.
C’è un paradosso nella mia famiglia e in molte persone della classe operaia francese: tanti di quelli che votano per l’estrema destra lo fanno per motivi di sinistra, perché vogliono una vita migliore, un salario migliore, più assistenza sociale, meno precarietà. E l’estrema destra dà loro l’illusione che si occuperà di questo e che migliorerà le cose.
Quindi la domanda è: come possiamo riportarli a sinistra? Forse il successo dell’estrema destra è un segnale per la sinistra, perché cambi e possa poi diventare più forte”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 3. Compra questo numero | Abbonati