Tim Walz e Kamala Harris a Eau Claire, nel Wisconsin, 7 agosto 2024. (Kerem Yücel, Minnesota Public Radio/Ap/LaPresse)

Ecco Tim Walz, scelto da Kamala Harris come candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti.

Ha 60 anni, è nato a West Point, in Nebraska (3.500 abitanti), ed è cresciuto a Butte (280 abitanti) in una delle aree più rurali di uno degli stati più rurali del paese.

A diciassette anni si è arruolato ed è rimasto nell’esercito per ventiquattr’anni. Nel 2003 è stato di base a Vicenza.

“Se vi ricorda il prof del liceo una ragione c’è”, ha scritto il New York Times: Walz ha insegnato geografia alle superiori, dove ha anche fatto l’allenatore di football americano. Per un periodo ha insegnato in Cina e per questo parla un po’ di mandarino.

Fino all’età di quarant’anni non ha mai mostrato grande interesse per la politica. Passa il tempo libero andando a caccia e a pesca. Non beve alcol né caffè.

Quando nel 2007 è stato eletto al congresso era su posizioni moderate. Nel 2018 si è invece presentato per la carica di governatore del Minnesota con un programma progressista.

Ha rinnegato il suo sostegno alla National rifle association, la lobby delle armi. Come governatore ha sancito il diritto all’aborto, ha emanato leggi sul controllo delle armi, ha legalizzato la marijuana a scopo ricreativo, ha finanziato programmi per dare pasti gratuiti ai bambini delle scuole pubbliche e l’iscrizione gratuita all’università per gli studenti a basso reddito, ha chiesto ai datori di lavoro di introdurre congedi retribuiti per malattia.

È sensibile ai diritti riproduttivi, anche perché i suoi due figli sono nati con la procreazione assistita. È favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si è impegnato nella lotta al cambiamento climatico.

Durante le rivolte scoppiate nel 2020 a Minneapolis dopo l’uccisione di George Floyd, Walz fu criticato sia da destra, per non aver risposto rapidamente, sia da sinistra, per aver autorizzato l’uso di gas lacrimogeni, coprifuoco e arresti di massa.

Su molte questioni fondamentali Walz, come del resto Kamala Harris, non si è esposto e la sua posizione su Gaza è, a tutt’oggi, ignota.

Finora Walz è stato tante cose, anche molto diverse tra loro. Se sarà eletto, quale versione vedremo? ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1577 di Internazionale, a pagina 3. Compra questo numero | Abbonati