Julianne Moore al Karlovy Vary international film festival, in Repubblica Ceca, 29 giugno 2019. - Michal Cizek, Afp
Julianne Moore al Karlovy Vary international film festival, in Repubblica Ceca, 29 giugno 2019. (Michal Cizek, Afp)

Non passa settimana senza che Donald Trump dica o faccia qualcosa che ha dell’incredibile, con decisioni che sembrano prese da una persona capricciosa e cattiva. In alcuni casi ci sarebbe da riderne, se non fosse che hanno un impatto sulla vita di migliaia di persone.

Cerca di tenerne traccia Alessio Marchionna, l’editor di Stati Uniti e Canada di Internazionale, nella newsletter Americana.

Tra le decisioni più recenti della nuova amministrazione statunitense c’è l’annuncio della messa al bando di Freckleface strawberry, un romanzo per bambini e bambine scritto dall’attrice Julianne Moore. È la storia, in parte autobiografica, di una ragazza che non ama le sue lentiggini ma impara a conviverci.

Il libro è stato vietato nelle scuole gestite dal ministero della difesa, frequentate da ventimila alunni in tutto il paese, perché è “collegato all’ideologia di genere”.

Solo durante l’anno scolastico 2023-2024 l’organizzazione Pen America ha contato 10.046 titoli vietati, tra cui L’occhio più azzurro di Toni Morrison; classici come Il buio oltre la siepe di Harper Lee, Il mondo nuovo di Aldous Huxley, Maus di Art Spiegelman, oltre a bestseller come Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood e la saga di Twilight di Stephenie Meyer.

Il fenomeno è in crescita. Molti dei libri messi al bando hanno in comune il fatto di occuparsi, anche solo indirettamente, di razzismo, questioni di genere o storia.

E la censura può avvenire a tre livelli: locale, in un distretto scolastico che fa circolare una lista di libri a cui i genitori si sono opposti; statale, quando un governatore decide di vietare alcuni libri; oppure a livello federale, come nel caso di Moore.

Negli Stati Uniti, ha detto Esther Cyna, docente universitaria di storia, “la censura c’è sempre stata, in particolare quando al potere ci sono i repubblicani, ma questa volta è senza precedenti in termini di quantità di libri censurati e di velocità con cui tutto succede”.◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 3. Compra questo numero | Abbonati