Il Nobel ad Han Kang ha sancito non solo l’apice di un percorso letterario luminoso, ma ha permesso a tutto il mondo di aprire gli occhi sulla Corea del Sud e il suo boom artistico. Da quel contesto sta uscendo anche la luce potente di Yeonju Choi, illustratrice, scrittrice, costruttrice di mondi e di dolcezze. Di lei è stato scritto che non esce mai di casa senza un taccuino e una matita. E che disegna qualsiasi cosa. Onnipresente nei suoi taccuini è il gatto Mo, il suo vero gatto, che alla fine è diventato il protagonista di un libro. La storia è semplice, bella. Mo non riesce a dormire, si rigira nel letto della casetta nel bosco, sotto la quercia, dove abita con la sua famiglia. Ma questa brutta insonnia gli fa vedere una meraviglia. Una luce. Mo la guarda finché la luce non scompare. E per trovarla, per bearsi di nuovo di quel miracolo, esce dalla sua tana e si avventura nel bosco delle sue paure. Le illustrazioni di Choi per questo libro hanno un tratto vintage, quasi da vecchia favola inglese, ma il cuore è tutto asiatico. Mo infatti vive tra le frontiere, tra le lingue, tra le storie. Una favola quella di Yeonju Choi dalla quale sarà davvero difficile staccarsi. Potete seguire la scrittrice su instagram, @chocolateye. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati