Alessandro Giammei ci regala un libro necessario, che parla alle persone giovani di una maschilità non patriarcale, di uomini considerati bizzarri, strambi e straordinari, non solo per le cose che fanno ma per le cose che pensano. Il patriarcato è un sistema che distrugge gli esseri umani, costringe a indossare delle maschere, a negare la propria essenza. Attraverso le sue storie Giammei fa quello che la teorica e militante bell hooks ha sempre consigliato di fare, ovvero liberare i corpi dalle strutture in cui sono costretti. E le storie sono molto diverse, antiche e moderne. C’è Spiderman, un supereroe, che però non è solo super quanto a forza, ma soprattutto lo è perché ha un grande cuore che non si vergogna di mostrare; poi c’è Davide che non si vergogna di dire “ti voglio bene”; e poi ci sono tutti gli altri: un poeta, un trapper, un ragazzo di un mito antico. Tutti sensibili e pieni di desiderio d’amore. Vogliono amare e farsi amare, essere al centro della vita, dentro una possibilità di metamorfosi. Non vogliono essere schiacciati da una struttura che snaturi la loro essenza. Il libro di Giammei, rivolto a tutti, è un tassello importante per cominciare un discorso di educazione sentimentale nelle scuole. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati