Fino a poco tempo fa regnava un certo ottimismo per le elezioni legislative del 29 maggio in Sudafrica. Analisti e cittadini aspettavano con impazienza la punizione alle urne per l’African national congress (Anc) e che suonasse un campanello d’allarme per i suoi dirigenti. In realtà un gran numero di sondaggi prevede semplicemente che l’Anc otterrà meno del 50 per cento delle preferenze su base nazionale e che sarà costretto a formare un governo di coalizione. Secondo fonti attendibili, lo farà con gli Economic freedom fighters (Eff). Il dilemma che la maggior parte dei votanti si trova ad affrontare il prossimo 29 maggio è che le uniche scelte reali sono tra un Anc che ha fatto il suo tempo, i politici corrotti e autoritari degli Eff e dell’uMkhonto weSizwe (Mk), o i vari partiti liberisti finanziati dalla famiglia Oppenheimer (imprenditori dell’industria mineraria). Queste formazioni non saranno mai in grado di rappresentare le aspirazioni della maggioranza.
Il dilemma si risolverebbe se nascesse un autentico partito democratico di sinistra o socialdemocratico. L’incapacità di fondarne uno a sinistra dell’Anc ha creato dei seri problemi alla democrazia e alla società sudafricana. Parte delle difficoltà deriva dalla distanza tra la sinistra della classe media, concentrata nelle università e nelle ong, e quella delle grandi organizzazioni di massa come la confederazione sindacale Cosatu (con 1,8 milioni di iscritti), il sindacato dei metalmeccanici Numsa (400mila), il partito comunista Sacp (340mila) e il movimento degli abitanti delle baraccopoli Abahlali baseMjondolo (150mila). Nonostante le loro differenze, in particolare nei rapporti con l’Anc, questi gruppi hanno molto in comune: sostengono con forza la causa palestinese, si battono per un aumento del salario minimo, contro l’austerità e la xenofobia. Lavorando insieme potrebbero dare un nuovo senso all’idea di sinistra, che vada oltre i particolarismi e si basi su valori comuni. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1564 di Internazionale, a pagina 54. Compra questo numero | Abbonati