Probabilmente consapevole di quanto fosse offensivo quello che stava per dire, la stella della tv di estrema destra CNews, Pascal Praud, ha messo le mani avanti: “Devo pormi tutte le domande del caso”. Il 30 settembre, nel suo appuntamento quotidiano, Praud ha affrontato la questione delle cimici dei letti, che si sta ormai trasformando in una psicosi, con gli utenti dei social network che documentano la loro presenza in un cinema o sui mezzi di trasporto. L’ospite della trasmissione era Nicolas Roux de Bézieux, cofondatore dell’azienda Badbugs e autore di un manuale per sbarazzarsi dei fastidiosi insetti.
La domanda è arrivata all’improvviso, nel classico spirito senza filtri di Praud: “In questo momento c’è molta immigrazione. È possibile che le persone che non hanno la stessa igiene di chi vive sul territorio francese abbiano portato le cimici, considerando anche che molte vivono in strada e forse non hanno accesso a tutti i servizi di cui beneficiano gli altri?”. La risposta dello specialista è arrivata immediata, e deludente: “assolutamente no”.
Un problema ideologico
Riapparse in Francia negli anni novanta, le cimici dei letti avrebbero infestato dal 2017 più di un’abitazione su dieci, sia nei quartieri poveri sia in quelli benestanti. Questi piccoli insetti succhia sangue, che a volte provocano infezioni, si nascondono nei materassi o nei divani e viaggiano sui vestiti o nei bagagli.
La domanda di Praud trasuda un’ideologia disgustosa. Anche se non ha detto apertamente che le cimici e gli immigrati sono due forme di parassiti, l’associazione è evidente, e tra l’altro è abbastanza diffusa sul suo canale tv, in cui l’estrema destra ha spesso campo libero: non solo gli orridi migranti succhierebbero avidamente dallo stato sociale francese, renderebbero più insicure città e campagne e svolgerebbero illegalmente i lavori che spetterebbero ai bravi francesi, ma sarebbero addirittura la causa dell’invasione di un altro tipo di parassita, le cimici dei letti. Vista la risposta dell’esperto, alla fine della trasmissione Praud ha cercato di smorzare l’osservazione che aveva fatto, sottolineando che anche i turisti trasportano gli insetti. Ma la mezza marcia indietro non cambia nulla.
Se il suo obiettivo (ed è suo diritto) era parlare della mancanza d’igiene come causa della diffusione d’insetti che nessuno vorrebbe mai trovarsi in casa, facciamo rispettosamente notare che Praud non ha citato tutte le persone che vivono in strada, i senza tetto, ma ha scelto – che sorpresa! – di concentrarsi sugli immigrati. Il giornalista di France Culture Pierre Robert ha ricordato su Twitter che nell’ottobre 1920, dalle pagine del giornale antisemita Action française, durante la cosiddetta “peste degli straccivendoli” Charles Maurras dichiarava che “il temibile parassita dell’ebreo orientale porta le pulci, la peste e il tifo”.
Fatte queste considerazioni, è chiaro che il problema delle cimici dei letti va preso assolutamente sul serio, come potrà affermare chiunque abbia avuto a che fare con questi insetti invasivi, con le loro punture e con la sensazione di impotenza che si prova quando non si riusce a eliminarli. Secondo gli specialisti è difficile dire se oggi le cimici siano più numerose che nel passato, anche se le richieste d’intervento sono certamente aumentate. Nelle ultime settimane alcuni episodi hanno attirato l’attenzione generale sull’argomento, soprattutto a Parigi e Marsiglia. Questo potrebbe aver innescato reazioni eccessive da parte di alcune istituzioni e di molti cittadini privati. Come lo psicodramma di una cliente in un cinema di Bercy, particolarmente ripreso dai mezzi d’informazione, o gli allarmi lanciati dagli autisti della metropolitana marsigliese o dai passeggeri di vari treni ad alta velocità.
Che il fenomeno sia in aumento o meno, non possiamo negare che esista e necessiti di una risposta delle istituzioni. La sindaca di Parigi ha chiesto un piano del governo per risolvere “un problema di salute pubblica” che è “un flagello”, soprattutto in vista delle Olimpiadi del 2024. Questa è la strada giusta, lontano da uscite discutibili come quella di Pascal Praud. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1532 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati