Succession è una serie tv della casa di produzione Hbo, arrivata alla sua ultima stagione. Racconta la storia di una famiglia il cui anziano patriarca, Logan Roy, è a capo del più importante network televisivo conservatore statunitense, mentre i figli si dividono tra la voglia di modernizzare l’azienda di famiglia e un’avida attenzione all’eredità. Tutta la serie si regge sull’attesa di un momento narrativo che tutti sanno che prima o poi ci sarà, ma sembra non arrivare mai. Qualche settimana fa, nella terza puntata della quarta stagione, quel momento è arrivato imprevisto e inaspettato, lasciando meravigliati milioni di spettatori. Tutte le maggiori produzioni della Hbo sono accompagnate da un podcast che, poco dopo la messa in onda, racconta i retroscena della puntata appena trasmessa. Nel terzo episodio la giornalista Kara Swisher dialoga con l’autore Jesse Armstrong, con il regista Mark Mylod e con l’attore protagonista Brian Cox. È un’occasione per scoprire come si lavora dietro le quinte alla costruzione di un momento magico che la Bbc ha definito “una svolta shakespeariana per l’episodio tv più bello dell’anno”. Stupiscono la libertà che la Hbo garantisce agli autori, la visione degli sceneggiatori e alcuni trucchi per garantire l’effetto sorpresa, come l’aver girato un finto episodio per ingannare i paparazzi che si aggiravano intorno al set. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati