June e Jennifer Gibbons sono due gemelle identiche nate all’inizio degli anni settanta da due genitori originari delle colonie britanniche delle Barbados. Il lavoro del padre costringe la famiglia a spostarsi spesso, fino a una cittadina del Galles dove non ci sono altri bambini neri oltre a loro. Vittime d’isolamento e di continue vessazioni da parte dei coetanei, le gemelle smettono di comunicare con il resto del mondo, e parlano solo tra di loro in una lingua incomprensibile. Il primo ad accorgersene è un medico, che le segnala ai servizi sociali. Provano a separarle, ma June e Jennifer entrano in uno stato catatonico che interrompono solo una volta riunite, continuando nel loro silenzio che rompono solo per scrivere dei lunghi diari e dei racconti brevi. Alla fine degli anni settanta le autorità le rinchiudono nel manicomio di Broadmoor, nel Berkshire, dove passeranno più di undici anni. L’accordo tra le due sorelle prevedeva che alla morte di una delle due, l’altra potesse cominciare a parlare: a un certo punto Jennifer decide di lasciarsi morire per poter dare alla sorella la possibilità di uscire dalla detenzione e vivere una vita normale. Questo podcast in tre puntate dallo stile molto televisivo attinge a preziose fonti originali, come le conversazioni tra le sorelle incise su nastro, i loro diari e la voce di June, ancora viva. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1545 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati