Lo homecoming è una festa che si celebra all’inizio dell’anno scolastico nelle scuole superiori degli Stati Uniti: per una settimana si tengono competizioni sportive e si votano reginette e re che resteranno in carica per tutto l’anno. Laura Carroll lavora in una scuola elementare a Pensacola, in Florida. Sua figlia Emily, 17 anni, è tra le più popolari al liceo ed è stata eletta dai suoi compagni reginetta. I dirigenti dell’istituto notano però qualcosa di strano nei risultati elettorali e capiscono che un numero spropositato dei voti ricevuti da Emily proveniva dallo stesso indirizzo ip, che era quello dell’ufficio della scuola in cui lavorava la madre. Laura è accusata di aver usato il sistema intranet del servizio pubblico per hackerare i profili degli studenti ed esprimere preferenze per la figlia, portando quasi trecento voti falsi alle elezioni. Emily e Laura si dichiarano innocenti ma, anche se è solo un banale concorso di bellezza scolastico, la violazione dei profili privati degli studenti è un reato federale molto grave: sia la figlia sia la madre rischiano molti anni di carcere. Emily dovrà lasciare la scuola prima di concludere l’ultimo anno e Laura perderà il lavoro. Big time è una produzione originale della Apple con l’attore Steve Buscemi alla conduzione e alla produzione esecutiva: in ogni episodio racconta piccoli crimini finiti in maniera surreale e tragicomica.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati