Il 4 agosto 2020 un’esplosione squarciò il porto di Beirut. L’artista franco-libanese Lamia Ziadé (Beirut, 1968) ha raccolto informazioni e documenti, intrecciando il resoconto dettagliato della tragedia con la storia del Libano e la sua storia personale.
Abdul-Ahad (Baghdad, 1975), narra l’invasione statunitense e le sue conseguenze attraverso le vicende di un uomo sciita che condivide la casa con una famiglia sunnita e una medica che lavora in ospedale a Mosul.
Dawoud è in fuga. Lungo il cammino attraverso il Nordafrica e Israele cerca di far parte di diversi gruppi. Questo vortice d’identità non lo disorienta, anzi, lo definisce. Jabir è nato in Eritrea e vive in Qatar, dove lavora per Al Jazeera.
In un racconto autobiografico, lo scrittore di origine siriana narra la sua lotta all’arrivo in Francia come rifugiato politico, undici anni fa.
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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati