Silvia Bottani
Un altro finale per la nostra storia
Sem, 240 pagine, 18 euro

La copertina non è delle più allettanti e il titolo non è incisivo, ma avevo apprezzato il precedente romanzo di Silvia Bottani (Il giorno mangia la notte, Sem 2020) e quindi è finita per diventare la prima lettura del 2023. Mauro, Bianca e Fabio sono creature mitologiche, metà fantasmi, metà umani: Mauro conduce un’esistenza ascetica, illuminata solo dall’essere padre e dall’allenamento ossessivo delle sue capacità mnemoniche (è un atleta mentale); l’altra lavora nel campo dell’energia rinnovabile e tutta la sua vita (benestante) è condizionata dalla scomparsa del fratello; Fabio, “una faccia per sempre uguale a quella dei suoi diciassette anni”, è quello a cui sono entrambi legati e che cercano, l’uno nel passato e l’altra nel futuro. In mezzo a questo triangolo amoroso passano Adri, Attilio, Martina, Emanuele ed Ermanno. Emergono a fiammate, per poi essere schiacciati dall’assenza ingombrante di Fabio: chi era e non era, dove è finito, chi ha tradito, chi ha amato e perché se n’è andato. I dialoghi mischiati al discorso indiretto libero creano una narrazione fluida, stilisticamente interessante. È un libro sfuggente che a un certo punto, superata la metà, ti intrappola nel desiderio di scoprire dove va a finire. Un po’ di delusione nello scoprire che è un vicolo cieco. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1493 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati