Nicole Dennis-Benn
Here comes the sun
66thand2nd, 352 pagine, 18 euro

Forse uno dei rari casi in cui la copertina della versione tradotta è più bella dell’originale statunitense. L’esordio di Nicole Dennis-Benn, scrittrice giamaicana trapiantata a New York, esce in Italia a ben otto anni dalla sua prima pubblicazione, e ci trasporta a River Bank, un ex villaggio di pescatori alla periferia di Montego Bay, dove i cantieri e la siccità oltre al lavoro hanno tolto anche il futuro. Tra gentrificazione, colorismo e classismo, qui si aggroviglia la vita di Margot, impiegata in un resort e che all’occasione vende il suo corpo per supportare il sogno di una vita migliore per la sorella adolescente Thandi, nascondendo allo stesso tempo l’amore per una donna, Verdene. La madre Delores vende souvenir per gli stessi turisti che invadono i resort e si avventurano poco oltre le spiagge dove li scaricano le navi da crociera, sognando il riscatto nel futuro da medico della secondogenita, che, pur schiacciata dalle aspettative della propria famiglia, non desidera altro che essere un’artista. Il debutto nella narrativa di Dennis-Benn è un romanzo dirompente e multiforme come il paese in cui è ambientato: una scrittura fastosa e curata per raccontare la miseria che circonda il lusso, il sacrificio che implica la sopravvivenza, il denaro che muove un mondo più del desiderio.

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Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati