I riflettori erano puntati sui vaccini a rna messaggero contro il covid-19. Ma, sollevando alcune polemiche, il Nobel per la medicina 2021 è andato alle scoperte sui recettori sensoriali che raccolgono gli stimoli tattili e di temperatura. La scelta è dipesa in parte dal fatto che i tempi non erano ancora maturi, scrive Nature. Le candidature ai Nobel andavano presentate entro febbraio 2021, prima che fosse possibile verificare la reale efficacia dei vaccini contro la pandemia. Inoltre, è possibile che l’accademia svedese voglia valutare l’impatto della tecnica dell’rna messaggero su altre malattie infettive. Quasi sempre, infatti, i Nobel sono assegnati a scoperte fondamentali in grado di risolvere più di un problema, e spesso a molti anni di distanza. Eventualmente il comitato dovrà decidere se assegnare il premio agli sviluppatori dei vaccini o agli autori delle prime ricerche sulla tecnica dell’rna messaggero.
Nobel mancato
Un vaccino contro la malaria
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha approvato il primo vaccino contro la malaria. Si chiama Rts,s e la sua sperimentazione clinica si è conclusa nel 2015. I risultati sono stati modesti, dato che si è rivelato efficace solo al 30 per cento contro i casi più gravi. Tuttavia, il suo uso è stato raccomandato per i bambini sotto i cinque anni nei paesi dell’Africa subsahariana, la regione più colpita a livello mondiale. Secondo l’Oms, la diffusione del vaccino nei paesi con l’incidenza più alta potrebbe salvare 23mila bambini ogni anno (nel 2018 le vittime sono state 400mila nel mondo). Dopo la sperimentazione clinica sono stati condotti alcuni programmi pilota con la distribuzione di 2,3 milioni di dosi in Ghana, Kenya e Malawi, che hanno dato risultati positivi. Anche se è un importante passo avanti, non tutti i ricercatori sono convinti: il vaccino rimane infatti poco efficace e per somministrarlo in quattro dosi serviranno molte risorse. Si teme quindi che la campagna di vaccinazione assorba la maggior parte dei finanziamenti contro la malaria, riducendo quelli per altri programmi, come la distribuzione d’insetticidi. ◆
Lava lunare
I vulcani della Luna sono rimasti attivi più a lungo di quanto si pensasse: almeno fino a due miliardi di anni fa, in base alla datazione dei frammenti di basalto prelevati dal satellite cinese Chang’e-5 nella pianura Oceanus Procellarum. Le rocce vulcaniche raccolte nelle precedenti missioni risalivano invece a più di tre miliardi di anni fa. Quest’attività vulcanica tardiva, scrive Science, potrebbe essere legata a una fonte di calore prodotta dall’alta radioattività interna. Studiarla servirà a ricostruire la storia della Luna e degli altri corpi celesti rocciosi del sistema solare.
Retrodatato l’uso del tabacco
L’uso del tabacco era già diffuso dodicimila anni fa, circa novemila anni prima di quanto documentato finora. Alcuni ricercatori hanno trovato quattro semi bruciati di piante del genere Nicotiana a
Wishbone, una zona desertica dello Utah, nel sudovest degli Stati Uniti. I semi risalgono a 12.300 anni fa, scrive Nature Human
Behaviour, quando l’area era più verde ed era frequentata da popolazioni di cacciatori raccoglitori. Non è chiaro se il tabacco fosse fumato o usato in altri modi.
Tecnica di gruppo
Una nuova tecnica per il monitoraggio del covid-19 è stata sperimentata in un campus universitario statunitense. Gli studenti erano invitati a effettuare test salivari una o due volte alla settimana, e i campioni erano analizzati in gruppi di cinque o dieci. Se una batteria di test risultava positiva, si procedeva all’esame dei singoli campioni. La tecnica ha dato risultati accurati. Secondo Microbiology Spectrum, potrebbe essere utile nelle prime fasi di un’epidemia, quando scarseggia il materiale per gli esami.
Biologia Alcuni ricercatori hanno realizzato un catalogo delle cellule che compongono la corteccia motoria del cervello umano, oltre a quello dei topi e delle scimmie. Le cellule sono state classificate per la loro forma, posizione, attivazione dei geni e altri aspetti di genetica ed elettrofisiologia. Secondo Nature, lo studio aiuterà a capire alcuni aspetti del controllo dei movimenti nei mammiferi.
Salute La crescita dei bambini può essere influenzata dal Niño, un fenomeno climatico che si manifesta periodicamente nella regione del Pacifico. Quando questo avviene, si riduce la produzione agricola di molti paesi dell’area e aumentano i casi di malnutrizione. L’impatto del Niño sulla statura dei bambini è osservabile anche anni dopo, scrive Nature Communications.
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