“Il 31 ottobre alcuni agenti della guardia nazionale messicana hanno sparato contro un veicolo che trasportava almeno tredici migranti a Pijijiapan, in Chiapas, e non si era fermato a un posto di blocco. Un migrante cubano è morto e altre quattro persone sono rimaste ferite”, scrive Animal Político. Una carovana di circa duemila migranti era partita dalla città messicana di Tapachula il 23 ottobre per raggiungere gli Stati Uniti. Secondo l’ong Human rights watch, nel 2021 il Messico ha rimpatriato 54mila persone.
Spari alla frontiera
Due giornalisti uccisi
Il fotogiornalista Alfredo Cardoso Echeverría è morto il 31 ottobre ad Acapulco dopo essere stato sequestrato per qualche ora e abbandonato gravemente ferito in una strada della località turistica messicana. Lavorava per il portale di notizie Las Dos Costas. Pochi giorni prima, il 28 ottobre, il giornalista Fredy López Arévalo era stato ucciso mentre rientrava a casa, nella zona di San Cristóbal de las Casas, nello stato meridionale del Chiapas. “Dal dicembre 2018 a ottobre di quest’anno in Messico sono stati assassinati 48 professionisti dell’informazione e 94 attivisti”, si legge su Zeta.
Risveglio repubblicano
“La rinascita dei repubblicani, l’incubo dei democratici”, titola Politico per commentare il risultato delle elezioni che si sono tenute in alcuni stati il 2 novembre. Gli occhi erano puntati sulla Virginia, dove si votava per eleggere il nuovo governatore. A sorpresa ha vinto il repubblicano Glenn Youngkin, ex investitore finanziario. È un segnale preoccupante per i democratici, che avevano eletto quattro degli ultimi cinque governatori e hanno conquistato lo stato nelle ultime quattro elezioni presidenziali. I repubblicani sono andati meglio del previsto anche in New Jersey, dove il nuovo governatore sarà deciso da una manciata di voti. “A quanto pare in entrambi gli stati i repubblicani sono riusciti a costruire una coalizione ampia di elettori: in particolare, ne hanno riconquistati molti – i moderati, gli indipendenti e le donne dei sobborghi – che si erano spostati verso i democratici durante la presidenza Trump. Cercheranno di usare la stessa formula anche il prossimo anno alle elezioni di metà mandato, in cui sperano di prendere il controllo della camera e del senato”. Il 2 novembre si votava anche in molte città degli Stati Uniti. A New York come previsto ha vinto Eric Adams, ex dirigente della polizia, che sarà il secondo sindaco nero della storia della città. A Boston per la prima volta in duecento anni il sindaco non sarà un uomo bianco: ha vinto la democratica Michelle Wu, figlia di immigrati taiwanesi. Pittsburgh ha eletto il primo sindaco nero della sua storia, il democratico Ed Gainey. A Minneapolis, la città da cui un anno e mezzo fa sono partite le manifestazioni contro il razzismo, è stato confermato il sindaco uscente Jacob Frey, mentre i cittadini hanno respinto in un referendum la proposta di sostituire il dipartimento di polizia con un “dipartimento per la sicurezza pubblica”. ◆
Dibattito sull’aborto
“Il caso di una bambina boliviana di 11 anni, incinta di 22 settimane dopo essere stata violentata per mesi dal nonno acquisito, un uomo di 61 anni, ha riaperto il dibattito sull’interruzione di gravidanza”, scrive il Washington Post. Dal 2014 in Bolivia una persona può abortire in caso di stupro senza bisogno di una sentenza del tribunale. Dopo aver ricevuto sostegno psicologico, la bambina ha detto di non voler partorire. La madre l’ha accompagnata in un ospedale di Santa Cruz per abortire. Tuttavia il 30 ottobre una donna, un’avvocata di un’associazione cattolica, ha reso noto che la bambina aveva cambiato idea. Secondo le Nazioni Unite, “costringere una bambina a una gravidanza forzata è un atto di tortura”.
Haiti In un messaggio registrato il 30 ottobre il premier Ariel Henry ha condannato l’aumento della violenza delle gang criminali e dei rapimenti nel paese. E ha assicurato che la benzina non sta finendo, anche se ce n’è molto poca e la criminalità condiziona la distribuzione.
Stati Uniti Le autorità sanitarie hanno dato il via libera
alla somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Nel complesso i bambini interessati dalla decisione saranno quasi trenta milioni.
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