Dopo la disfatta alle elezioni che si sono svolte di recente in cinque stati (Uttar Pradesh, Manipur, Goa, Punjab e Uttarakhand), la presidente del partito del Congress Sonia Gandhi ( nella foto ) ha chiesto le dimissioni dei leader locali, scrive il Times of India. Il Baratiya janata party, al governo federale, si è aggiudicato un secondo mandato in tutti gli stati tranne che nel Punjab, dove governava il Congress e dove ha vinto l’Aam aadmi party (Aap), aggiudicandosi l’80 per cento dei seggi al parlamento locale. Il risultato dell’Aap, che guida il territorio di New Delhi, è notevole perché raramente i partiti locali superano i confini degli stati che amministrano, scrive Scroll. Non è escluso che nei prossimi anni l’Aap punti a diventare la principale forza d’opposizione al posto del Congress.
Grave sconfitta per il Congress
Successione annunciata
Serdar Berdymukhamedov, figlio del presidente uscente Gurbanguly, ha vinto, come previsto, le elezioni del 12 marzo. L’attuale dittatore, scrive Eurasianet, manterrà incarichi di potere, tra cui la presidenza del senato.
Vietato il velo in classe
La corte suprema dello stato del Karnataka , chiamata a pronunciarsi sul diritto delle studenti musulmane d’indossare il velo a scuola, ne ha confermato il divieto. Secondo la corte, scrive Scroll, l’hijab non è un elemento essenziale dell’islam, quindi non può essere protetto in nome della libertà di culto. Inoltre, chiedere alle studenti d’indossare l’uniforme non viola il loro diritto a esprimersi e alla privacy. Questo vale però solo dentro le aule, mentre fuori le studenti possono indossare ciò che vogliono. A febbraio il governo dello stato indiano aveva vietato l’uso del velo a scuola e imposto quello delle uniformi, suscitando molte proteste.
Ritorno al lockdown
La Cina è alle prese con la più grave crisi di covid-19 dall’inizio della pandemia (quasi duemila nuovi casi al giorno) e ha imposto il lockdown ai 17,5 milioni di abitanti di Shenzhen, la capitale tecnologica del paese, e in alcune zone di Shanghai. Tutte le attività lavorative in città, escluse quelle che producono beni e servizi essenziali, sono state sospese o sono passate alla modalità da remoto. Per la prima volta le autorità sanitarie hanno approvato l’uso dei test antigenici fai da te oltre ai tamponi molecolari già in uso. Anche a Hong Kong la situazione è preoccupante. Con più di 32.400 infezioni al giorno e il tasso di mortalità pro capite più alto del mondo (muoiono soprattutto anziani non vaccinati), gli ospedali della città non hanno spazio a sufficienza e i pazienti sono sistemati nei corridoi e nei parcheggi. Il governo locale è sotto accusa per non essersi preparato a un eventuale aumento dei casi. ◆
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