La vittoria di Alternative für Deutschland (Afd) alle elezioni nel distretto di Sonneberg, in Turingia, segna un momento storico per la politica tedesca: finora il partito di estrema destra non era mai riuscito a ottenere la guida di un’amministrazione. Secondo la Süddeutsche Zeitung l’importanza di questo risultato non è solo simbolica: “Per la prima volta l’alleanza di tutte le forze democratiche non è bastata a impedire la vittoria dell’Afd, i cui consensi sono in crescita anche nella classe media. Ora il partito è entrato nelle istituzioni e non potrà più essere ignorato”. Inoltre è un segnale inquietante in vista delle elezioni statali del 2024: in Turingia, dove l’Afd è guidata da un esponente dell’ala più estremista, il partito è in testa ai sondaggi con il 28 per cento delle intenzioni di voto, e a livello nazionale si avvicina al 20 per cento. “Se l’Afd continuerà a crescere, diventerà più difficile formare maggioranze di governo stabili che lo escludano. Dovrebbero allearsi forze che hanno troppo poco in comune, dal centrodestra alla sinistra radicale. Questo porterebbe a paralisi e polemiche che a loro volta finirebbero per avvantaggiare l’Afd”, conclude il quotidiano tedesco. ◆
Estremisti nelle istituzioni
La strage di Kramatorsk
Il 27 giugno un missile russo ha colpito un ristorante a Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina, uccidendo almeno undici persone e ferendone più di cinquanta, riferisce il Kyiv Post. L’attacco è avvenuto a trenta chilometri dal fronte del Donbass, dove negli ultimi giorni l’esercito ucraino sembra aver ottenuto i successi più significativi dall’inizio della controffensiva, riconquistando per la prima volta territori che erano sotto il controllo delle forze filorusse dal 2014.
Il Ppe frena sul green deal
Il futuro della legge sul ripristino della natura appare in bilico dopo la bocciatura da parte della commissione ambiente del parlamento europeo. Il voto dell’assemblea plenaria è in programma a luglio. Il provvedimento, che prevede di riportare allo stato naturale una parte dei terreni agricoli, è osteggiato dal Partito popolare europeo (Ppe), che secondo Euobserver vuole ostacolare anche le altre iniziative europee in materia di sostenibilità per guadagnare consensi in vista delle elezioni europee del 2024.
Troppe morti ai posti di blocco
L’uccisione di un ragazzo di diciassette anni che non si era fermato a un controllo della polizia stradale nel sobborgo parigino di Nanterre ha scatenato un’ondata di violente proteste in diverse località nella periferia della capitale, con più di trenta persone arrestate. Secondo la versione fornita dalla polizia il giovane aveva cercato di investire gli agenti con la sua auto, ma un video verificato dall’Afp sembra smentire questa ricostruzione, mostrando un poliziotto che spara a bruciapelo attraverso il finestrino mentre il guidatore cerca di allontanarsi. Nel 2022 in Francia tredici persone sono state uccise per non essersi fermate a un controllo.
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