Asia e Pacifico

Via libera agli allucinogeni

Jahi Chikwendiu, The Washington Post/Getty

Dal 1 luglio in Australia l’mdma e la psilocibina, il principio attivo dei funghi allucinogeni ( nella foto ), sono in vendita come prodotti per la cura di alcuni disturbi psichiatrici (per esempio lo stress post-traumatico e la depressione resistente ad altre terapie). A febbraio l’agenzia dei prodotti terapeutici aveva sorpreso tutti autorizzando, dietro prescrizione medica, la vendita delle sostanze. The Age scrive che il Royal australian and New Zealand college of psychiatrists, l’ente che forma e rappresenta gli psichiatri nei due paesi, ha avvertito che le sostanze allucinogene non sono una cura miracolosa e ha invitato a usarle con cautela, anche perché il loro impiego è ancora in fase di studio.

Parrucchieri per donne vietati

Il 2 luglio il governo taliban di Kabul ha ordinato la chiusura di tutti i parrucchieri e i saloni di bellezza per donne entro un mese, scrive la Bbc. È l’ultima di una serie di misure volte a limitare la libertà delle donne, a cui è già vietato frequentare scuole, palestre, parchi e lavorare per le Nazioni Unite.

Accordo raggiunto

L’accordo trovato dal Pakistan con il Fondo monetario internazionale dopo mesi di trattative ha dato una scossa al mercato azionario del paese, ha rafforzato la rupia e ha dato alle riserve di valuta estera una rimpolpata di cui c’era molto bisogno, scrive il Nikkei Asia. Ma, per la debolezza strutturale, l’incertezza politica e i termini dell’accordo con l’Fmi, gli esperti avvertono che i tempi duri per il paese non sono finiti. La prima quota del prestito da tre miliardi di dollari, che evita al Pakistan il fallimento, arriverà a breve. Ma l’innalzamento delle tasse e un incremento del 45-50 per cento sul prezzo del gas, come chiesto dall’Fmi, annullerà la crescita dei salari, in un periodo in cui l’inflazione ha raggiunto tassi da record (il 38 per cento a maggio e il 29 per cento a giugno).

L’acqua di Fukushima

Fukushima, 4 luglio 2023 (The Asahi Shimbun/Getty)

Dopo due anni di studi l’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia atomica, ha consegnato al governo giapponese il rapporto sul piano per smaltire l’acqua di raffreddamento dell’impianto nucleare di Fukushima (nella foto), danneggiato dal terremoto e dallo tsunami del 2011. Il piano, presentato da Tokyo nel 2021, prevede lo sversamento nell’oceano di più di un milione di metri cubi d’acqua trattata con un sistema di filtraggio che elimina le particelle radioattive tranne una, il trizio. Secondo l’agenzia “l’impatto radiologico sull’ambiente e sulle persone sarà trascurabile”, ma Cina e Corea del Sud, così come i paesi del Pacifico meridionale, sono preoccupate. La Cina chiede di sottoporre il piano a “una rigorosa supervisione internazionale”, mentre Seoul aspetta il rapporto di una delegazione scientifica mandata a maggio in Giappone. Ma i più preoccupati, scrive l’Asahi Shimbun, sono i pescatori di Fukushima, che temono la pubblicità negativa per i loro prodotti. ◆

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1519 - 7 luglio 2023
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