Scienza

Il primo xenotrapianto

Al Massachusetts general hospital di Boston, negli Stati Uniti, è stato eseguito il primo xenotrapianto di rene da maiale su un essere umano affetto da malattia renale cronica, scrive il New York Times. Il paziente ha già sospeso la dialisi e si sta riprendendo bene. L’organo è stato fornito dalla eGenesis, specializzata nell’allevamento di maiali geneticamente modificati per prevenire il rigetto d’organo e la trasmissione di geni suini dannosi. “La nostra speranza è che questo tipo di trapianto offra la salvezza a milioni di pazienti che ne aspettano uno in tutto il mondo”, hanno commentato i chirurghi. È stato il primo xenotrapianto in un essere umano vivente. In precedenza erano stati fatti cinque tentativi su persone in stato di morte cerebrale mantenute in supporto vitale. Nel più recente, a luglio del 2023, il rene impiantato ha funzionato per più di un mese senza segni di rigetto o infezione.

Speranza per l’encefalopatia

A gennaio è cominciata negli Stati Uniti la fase di reclutamento dei volontari per la sperimentazione di un trattamento contro la malattia di Creutzfeldt-Jakob, un’encefalopatia che colpisce una o due persone su un milione. I pazienti sviluppano progressivamente demenza e altri deficit neurologici, e di solito la morte avviene dopo un periodo relativamente breve. La malattia è dovuta ai prioni, forme anomale della proteina prionica cellulare, che in alcuni casi può ripiegarsi in modo sbagliato e trasmettere questa caratteristica alle proteine normali. Le proteine piegate male si accumulano nel cervello fino a provocare la morte dei neuroni. Di solito la malattia di Creutzfeldt-Jakob è causata da fattori genetici, ma può anche essere acquisita: durante l’epidemia di encefalopatia spongiforme bovina nel Regno Unito il consumo della carne di animali infetti potrebbe essere stato all’origine di alcuni casi. Il trattamento che sarà sperimentato si basa su un nuovo approccio: non è rivolto contro i prioni, ma punta a bloccare la produzione della proteina prionica cellulare introducendo nel sistema nervoso gli oligonucleotidi antisenso o aso, brevi sequenze genetiche che dovrebbero inibire la sintesi. ◆

Caccia all’asteroide

Il 26 settembre 2022 la sonda Dart ha colpito l’asteroide Dimorphus, cambiando la sua traiettoria. Secondo uno studio pubblicato su The Planetary Science Journal, l’impatto ha alterato l’aspetto dell’asteroide, facendogli assumere una forma più allungata. Lo scopo della missione Dart (Double asteroid redirection test), organizzata dalla Nasa, era verificare la possibilità di deviare un ipotetico asteroide diretto verso la Terra.

La vita all’età del bronzo

Cambridge Archaeological Unit

È stata ricostruita la vita quotidiana in un villaggio di tremila anni fa, nell’attuale Inghilterra orientale. L’insediamento, costruito su palafitte, era stato distrutto da un incendio e poi sommerso dal fango. Secondo New Scientist era composto da capanne circolari con uno spazio per la cucina, uno per gli animali e uno per dormire. È stato anche possibile ricostruire un pasto, una zuppa di grano condita con grasso di animali (nella foto, un’ascia trovata nel sito).

Ringiovanire dopo il parto

Lo stress provocato dalla gravidanza può aumentare l’età biologica, ma il processo può essere invertito. Uno studio condotto su 119 soggetti e pubblicato su Cell Metabolism ha analizzato i cambiamenti epigenetici associati all’invecchiamento, come la metilazione del dna, trovando valori paragonabili a quelli di persone fino a due anni più vecchie. Tre mesi dopo il parto però i livelli erano tornati a scendere, e l’età biologica poteva risultare fino a otto anni inferiore rispetto alle prime fasi della gravidanza. Il fenomeno era più marcato nelle persone che avevano allattato al seno.

intouchable/©OPENVERSE

Astronomia Una stella su dodici potrebbe aver inglobato un pianeta (nell’immagine), una proporzione molto più alta di quanto stimato. Lo studio, pubblicato su Nature, ha analizzato 91 sistemi composti da due stelle formatesi simultaneamente, che dovrebbero essere simili. Nell’8 per cento dei casi sono state riscontrate differenze nello spettro, segno che la composizione chimica di una delle due era stata cambiata dall’assorbimento di materiale esterno.

Genetica Uno studio pubblicato su Science ha individuato il gene responsabile della preferenza dei maschi di farfalla Heliconius melpomene per le femmine con ali rosse. La rimozione del gene regucalcin1 con la tecnica Crispr-Cas9 ha cambiato il comportamento dei maschi.

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1556 - 29 marzo 2024
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