In India l’inquinamento da plastica nei mari ha provocato un danno ambientale senza precedenti. Nel biennio 2020-2021, lo stato del Maharashtra ha generato 311mila tonnellate di rifiuti plastici, di cui un terzo nella capitale Mumbai. La condizione critica delle acque della metropoli indiana rappresenta da tempo una minaccia per la salute pubblica, a causa di detriti e microplastiche che diventano vettori di agenti patogeni. A subire le conseguenze dell’inquinamento sono soprattutto le comunità di pescatori, a causa dell’impoverimento e della contaminazione delle risorse ittiche nel mar Arabico. Tra il 2005 e il 2010, nei trenta villaggi di pescatori di Mumbai sono scomparse più di mille famiglie, e questo ha causato importanti danni economici e un aumento della disparità di genere: mentre gli uomini sono tipicamente responsabili della pesca, le donne selezionano e puliscono il pescato dalla plastica, esponendosi ai rischi associati al contatto prolungato con rifiuti e sostanze chimiche cancerogene, scrive Caravan. ◆
I rischi della plastica
Due attentati in due giorni
Nel giro di due giorni la città di Sydney è stata sconvolta da due attentati: il 13 aprile Joel Cauchi, un uomo di quarant’anni affetto da disturbi mentali, ha attaccato con un coltello la folla in un centro commerciale uccidendo sei persone, di cui cinque donne, che erano il suo bersaglio. Il 15 aprile durante una messa in una chiesa assira d’oriente un ragazzo di 16 anni ha accoltellato il vescovo Mar Mari Emmanuel, figura discussa ma con molto seguito sui social network, dove inveiva contro l’islam, i vaccini e le coppie omosessuali. Per la polizia è stato un attacco terroristico, scrive The Age.
Un voto significativo
Il 17 aprile si sono tenute le elezioni alle isole Salomone. Sotto la guida del primo ministro Manasseh Sogavare, l’arcipelago del Pacifico si è avvicinato alla Cina interrompendo i rapporti con Taiwan, siglando con Pechino un patto sulla sicurezza e investendo nella cooperazione strategica. L’esito del voto, che arriverà a giorni, deciderà le sorti della presenza cinese nella regione: l’opposizione, infatti, ha chiesto di stralciare l’accordo sulla difesa, mentre la rielezione di Sogavare rafforzerebbe Pechino a scapito degli Stati Uniti.
Verso l’affido congiunto
La camera bassa del parlamento giapponese ha approvato una proposta di legge per consentire ai genitori divorziati l’affidamento congiunto dei figli. Ora, in caso di separazione, la coppia deve decidere l’affidamento esclusivo. La proposta di rivedere un sistema molto criticato, l’unico del genere tra i paesi del G7, arriva dal Partito liberaldemocratico (Pld) e dal suo alleato, il Kōmeitō, che insieme formano la coalizione di governo. Anche i due principali partiti d’opposizione sostengono la riforma. La proposta di legge stabilisce che se i genitori non trovano un accordo, sarà un tribunale a decidere in base all’interesse dei figli, scrive il Mainichi Shimbun. Secondo un sondaggio del 2021, un figlio di divorziati su tre ha perso i contatti con il genitore non affidatario. In molti casi i genitori stranieri (spesso sono i padri) si sono visti sottrarre i figli dall’ex partner, che dopo averli portati in Giappone ha interrotto le comunicazioni.
Cambio al vertice
Il 15 aprile il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong ha annunciato che il 15 maggio si dimetterà, dopo vent’anni alla guida della città stato. Sarà sostituito dal vicepremier Lawrence Wong ( nella foto ). Wong, 51 anni, un economista che ha studiato negli Stati Uniti, diventerà così il secondo capo del governo di Singapore non appartenente alla famiglia Lee (il primo era stato Goh Chok Tong, dal 1990 al 2004). Lee sarà ricordato per aver modernizzato il paese ma anche per aver portato avanti la repressione del dissenso e dei mezzi d’informazione indipendenti, scrive l’Afp. Wong, che è anche ministro delle finanze, è stato scelto nel 2022 come successore di Lee da una nuova generazione di deputati del Partito d’azione popolare (Pap), che governa Singapore ininterrottamente dall’indipendenza, nel 1965. A Wong è riconosciuto il merito di aver gestito efficacemente la pandemia di covid-19, coordinando una task force istituita dal governo.
India Le forze di sicurezza hanno ucciso 29 maoisti nello stato del Chhattisgarh, dove i ribelli controllano diverse aree.
Birmania La giunta militare ha annunciato di aver messo ai domiciliari Aung San Suu Kyi, 78 anni, a causa del troppo caldo. L’ex prima ministra sta scontando una pena di 27 anni.
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