Africa e Medio Oriente

Su tutti i fronti

Khan Yunis, Striscia di Gaza, 21 aprile 2024 (Ahmad Salem, Bloomberg/Getty)

◆ Mentre prosegue l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, il 22 aprile Israele ha celebrato l’inizio della pasqua ebraica (Pesach). Il premier Benjamin Netanyahu ha promesso di aumentare “le pressioni militari e politiche su Hamas nei prossimi giorni”. Lo stesso 22 aprile il capo dell’intelligence militare israeliana, Aharon Haliva, si è dimesso assumendosi la “responsabilità” di non aver saputo prevenire gli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

◆Il rapporto pubblicato il 22 aprile da una commissione indipendente delle Nazioni Unite guidata dall’ex ministra degli esteri francese, Catherine Colonna, afferma che Israele non ha fornito prove a sostegno delle sue accuse sui presunti legami di alcuni dipendenti dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi, con organizzazioni terroristiche a Gaza.

◆Più di duecento corpi sono stati scoperti in una fossa comune nell’ospedale Nasser di Khan Yunis (nella foto), nel sud della Striscia, da cui i soldati israeliani si sono ritirati il 7 aprile.

◆Negli ultimi giorni le violenze si sono inasprite anche in Cisgiordania. I soldati israeliani hanno ucciso tre persone il 21 aprile e almeno 14 in un raid nel campo profughi di Nur Shams, vicino Tulkarem, tra il 18 e il 20 aprile.

◆Molti osservatori internazionali concordano sul fatto che Israele e Iran sembrano voler evitare un ulteriore aumento delle tensioni, dopo che alcune esplosioni attribuite a Tel Aviv sono state segnalate il 19 aprile vicino a una base militare iraniana a Qahjavarestan, a est di Isfahan. Teheran ha minimizzato l’attacco.

◆Il 18 aprile gli Stati Uniti hanno bloccato l’adesione a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite mettendo il veto a una risoluzione presentata dall’Algeria al Consiglio di sicurezza. Dal 2012 la Palestina è uno stato osservatore non membro dell’Onu.

Gli Stati Uniti se ne vanno

Agadez, Niger (AB Forces News Collection/Alamy)

Il 19 aprile i rappresentanti di Stati Uniti e Niger si sono accordati sul ritiro nei prossimi mesi dei più di mille soldati statunitensi di stanza nella base di Agadez, dopo che il regime golpista del generale Abdourahmane Tchiani aveva dichiarato illegale il patto di cooperazione militare firmato da Washington e Niamey nel 2012. Il sito Mourya Niger fa notare che una settimana prima erano arrivati in Niger alcuni addestratori militari dalla Russia, insieme a materiale bellico da destinare alla lotta contro i jihadisti.

Droga in fumo

Le autorità della Sierra Leone hanno distrutto il 20 aprile l’equivalente di 200mila dollari di narcotici e sostanze chimiche usate per produrre la droga sintetica chiamata “kush”, scrive il sito nigeriano Punch. Il 4 aprile il presidente Julius Maada Bio aveva dichiarato l’emergenza nazionale per l’abuso di questa droga a basso costo, molto diffusa tra i giovani poveri e disoccupati, che si ottiene mescolando fentanyl, cannabis e tramadolo. In circa quattro anni si stima abbia causato la morte di centinaia di persone e un’impennata dei casi di dipendenza e dei disturbi psichiatrici.

La costituzione che divide

Faure Gnassingbé (Krisztian Bocsi, Bloomberg/Getty)

Con 87 voti a favore e nessuno contrario, il 19 aprile il parlamento del Togo ha approvato in via definitiva la riforma che abolisce l’elezione diretta del presidente, introducendo un sistema parlamentare nel quale il potere esecutivo sarà affidato al presidente del consiglio dei ministri, esponente della maggioranza parlamentare. Ora, scrive aLome.com, tutti gli sguardi sono rivolti al presidente Faure Gnassingbé, che deve ratificare il testo. La nuova costituzione, spiega il quotidiano burkinabé Le Pays, è contestata dall’opposizione, dalla società civile e dalla chiesa cattolica per il timore che l’attuale leader possa usarla per restare al potere a tempo indeterminato. I togolesi sono attesi alle urne il 29 aprile per le elezioni legislative.

Kenya Il 21 aprile si sono svolti i funerali del capo delle forze armate keniane, il generale Francis Ogolla, rimasto ucciso il 18 aprile in un incidente di elicottero insieme ad altri nove militari.

Mali Più di 110 civili che viaggiavano su tre autobus sono stati sequestrati il 16 aprile da presunti jihadisti nel centro del paese. Lo dichiara un gruppo di associazioni locali che chiede la liberazione degli ostaggi e denuncia i continui attacchi terroristici. Nel paese sono presenti milizie legate ad Al Qaeda e al gruppo Stato islamico.

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1560 - 26 aprile 2024
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