Bisogna ringraziare il fronte repubblicano! L’incredibile risultato del secondo turno delle legislative, contro ogni previsione, ha visto trionfare il Nuovo fronte popolare (Nfp), davanti al partito del presidente Emmanuel Macron e all’estrema destra del Rassemblement national (Rn), che era il favorito dopo l’ottimo risultato del primo turno del 30 giugno. Lanciato quella sera stessa, il fronte repubblicano, che si pensava moribondo, è riuscito a ottenere un risultato essenziale: sbarrare la strada del potere all’estrema destra. I francesi hanno di nuovo dato prova di un’eccezionale maturità politica, mobilitandosi in massa per difendere i valori repubblicani, valori che l’Rn continua a minacciare anche se sostiene di essersi “ripulito”. Dicendo no a un governo di estrema destra, i francesi hanno bocciato l’idea di una Francia xenofoba e ripiegata su se stessa, in cui lo stato di diritto sarebbe stato indebolito.

La sinistra unita è stata la prima a chiedere in modo chiaro agli elettori di impedire all’estrema destra di andare al potere. È una piacevole sorpresa. L’Nfp ha una maggioranza relativa, ma ora la sinistra deve dimostrarsi all’altezza della maturità degli elettori. Significherà tenere conto del fatto che il popolo di sinistra – come nel 2002, nel 2017 e nel 2022 – si è presentato puntuale all’appuntamento con la storia e dunque bisognerà rispettare i valori e il programma: più uguaglianza e più attenzione alle questioni sociali, rimettere la scuola al centro del patto repubblicano, aumentare i compensi degli operatori sanitari e cercare di dare una risposta al senso di emarginazione che ha nutrito il voto per l’estrema destra. Ma dimostrarsi all’altezza significherà anche evitare il settarismo e di crogiolarsi nel proprio successo. Significherà, alla fine, non dimenticare che l’estrema destra, in Francia, è più forte che mai. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati