I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Salvatore Aloïse della tv francotedesca Arte.
Bologna. È ancora buio. Un ragazzo va all’aeroporto. Parte per Il Cairo, in Egitto. All’arrivo è arrestato. Il tempo di una telefonata: “Papà, ci sono problemi… la polizia”. Poi più nulla. Comincia così il graphic novel sull’odissea di uno studente egiziano in Italia il cui nome sarà presto conosciuto da tutti, Patrick Zaki. Si saprà del suo master in studi di genere, dell’impegno per i diritti umani nel suo paese e delle accuse di minaccia alla sicurezza nazionale. Poco dopo l’arresto, il disegnatore e attivista Gianluca Costantini è chiamato dall’Egitto. L’immagine di Zaki che realizza, sorridente e circondato dal filo spinato, diventa subito virale in rete e in tutta Italia. Scatta la mobilitazione. Ci vorranno quasi due anni per avere la libertà provvisoria, in attesa del processo, il 6 aprile. Patrick Zaki. Una storia egiziana, scritto da Gianluca Costantini e Laura Cappon, giornalista che ha vissuto al Cairo tra il 2011 e il 2015, ripercorre i mesi della prigionia, la mobilitazione e la vita di un ragazzo del nostro tempo. E apre uno squarcio sul regime egiziano. L’attenzione su Zaki ha impedito che venisse “ingoiato” dal carcere. Nel 2016, la morte di Giulio Regeni ha alzato il velo. Impossibile ignorare cosa rischiava Zaki, dicono gli autori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1454 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati