I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana Salvatore Aloïse collaboratore della tv francotedesca Arte.

Maurizio Ciampa, uomo di radio e di parole, usa due belle immagini per descrivere Italia minima: un “crepitio di scintille sotto la superficie dei fatti” e “briciole rimaste sulla tavola della storia”. Non si parla della grande storia, infatti, che rimane sullo sfondo. Ma di piccole storie di donne e uomini che cominciano a parlare dopo un lungo silenzio. Si va dalla Napoli occupata dai nazisti del 1943, con il sangue del santo che proprio non ce la fa a liquefarsi, quasi si rifiutasse di collaborare, ai morti sulla spiaggia di Steccato di Cutro, ottant’anni dopo. È stato il “naufragio dell’Europa”, con i barlumi di speranza, portati dai volontari che non si risparmiano, e le disperazioni, come quella di Vincenzo, pescatore che non riesce più a pescare o a fare il bagno in quel mare. Ma in questa carrellata di “policroma umanità” ci sono maestri che vivono la scuola come avamposto di civiltà, preti eretici, matti che non lo sono e contadini del sud disorientati nelle fabbriche del nord. Uomini che si perdono nel silenzio e militanti comunisti frastornati dalla fine dei sogni. E ancora i grandi balli del 1945 che risvegliano i corpi, e la foto, apparsa su Life, intitolata Pura gioia, di un bambino, a Roma, nel 1958, simbolo di un paese che si rimette in piedi. Una storia “scompigliata”. Che piace proprio perché è così. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati