Ci sono troppe poesie sul tema della tristezza
Perché impilarne una in più su questo mucchio di letame
[di tristezza?
C’era una volta promette sempre meraviglia.
[Ci ricordiamo,
troppo tardi, dei boschi di tristezza senza briciole.
Ti addormenti ogni notte ripetendo una bugia:
domani la finirò, la mia storia d’amore con la tristezza.
Una donna canta di nuovo. Chi è questa volta?
Non importa. La sua voce macina la pietra per affilare
[della tristezza.
Che scelta ci viene data: aggrapparsi ai morti
o lasciarli svanire per sconfiggere la nostra tristezza.
Pronuncio il mio nome ad alta voce dentro il mio
[luccicante nuovo iPhone.
Sullo schermo Siri me lo spiega: tristezza.
Shara McCallum è una poeta e saggista giamaicano-statunitense nata nel 1972. Insegna letteratura inglese alla Penn state university. Questa poesia, uscita inizialmente sulla rivista The Account nel 2016, è stata inclusa nella quinta raccolta di McCallum, Madwoman (Alice James Books 2017). Traduzione dall’inglese di Elisa Biagini.
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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati