Per la transizione ecologica servono tanti soldi. Forse troppi. La Climate policy initiative aggrega e analizza i flussi d’investimento pubblico e privato verso le tecnologie utili a rallentare la crisi climatica e a gestirne gli effetti. Tra il 2019-2020 e il 2020-2021 gli investimenti sono quasi raddoppiati, passando da 650 miliardi di dollari a quasi 1.300 miliardi. Una buona notizia. Ma servirebbero tra i 5.400 e gli 11.700 miliardi all’anno entro il 2030, e tra i 9.300 e i 12.300 nel periodo 2030-2050. Sono cifre esorbitanti, che indicano una riconversione completa dell’economia e i tassi d’interesse alti rendono questi investimenti più onerosi che in passato. Con 266mila miliardi di dollari complessivi tra il 2025 e il 2050 si eviterebbero 1,2 milioni di miliardi di danni (ma ne subiremmo comunque per un milione di miliardi a causa degli effetti consolidati del cambiamento climatico). Dobbiamo rinunciare? Fare qualcosa è meglio che non fare niente. Ogni anno nel mondo si spendono settemila miliardi di dollari in sussidi per i combustibili fossili. Spostarli su tecnologie verdi aiuterebbe, ma gli elettori – prima ancora che le aziende petrolifere – sono disposti a pagare di più i carburanti? ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati