Dave è un normale impiegato del nord dell’Inghilterra. È alto un metro e 78, e vedendolo tra le 9 e le 17 l’unico indizio del fatto che passa il tempo libero a infrangere i limiti naturali dello sviluppo umano potrebbero essere la camicia extralarge che gli sta leggermente stretta o sapere che a volte indossa pantaloni da donna a causa della notevole differenza tra la sua vita sottile e le cosce rigonfie.

Ma nei video e nelle foto che Dave pubblica su internet, tra i commenti ammirati di altri pesisti, è una vera bestia. Il suo petto è erculeo e la pelle delle gambe è così tesa che lascia trasparire le striature dei muscoli sottostanti. Guardandolo mi vengono in mente le immagini di un atlante di anatomia. Posso immaginare gli studenti di medicina che lo osservano, ammirando la chiarezza dei dettagli: lì c’è il brachioradiale, là il palmare lungo. Sembra incredibilmente forte, e lo è. In media solleva 250 chili, ovvero il peso di tre uomini di corporatura media.

Per ottenere questo corpo, Dave ha avuto bisogno di due cose. Prima di tutto, disciplina: mangiare bene, dormire bene e allenarsi intensamente da quattro a sei volte alla settimana. E in secondo luogo, steroidi. Come la maggior parte di chi li usa, lo fa a cicli – periodi compresi tra otto e venti settimane – fino a due o tre volte all’anno. Durante il suo ultimo ciclo, a gennaio, prendeva seicento milligrammi di testosterone enantato a settimana, attraverso iniezioni sottocutanee nel gluteo o nella coscia, e quaranta milligrammi di oxandrolone al giorno, in compresse. Finora è entusiasta dei risultati e non gli dispiace parlarne. “Non è un argomento tabù”, mi dice. In ufficio qualcuno di recente gli ha chiesto come ha fatto a diventare così robusto e forte. “Gli ho risposto semplicemente: ‘steroidi’”.

Alla fine di un ciclo, Dave fa le analisi del sangue in un laboratorio privato, da cui emerge che i suoi livelli di testosterone sono scesi e, se tutto va bene, che la sua alanina transaminasi, un enzima che rivela la salute del fegato, è rimasta nella media, a indicare che il suo corpo, per quanto ne sa, ha tollerato bene i farmaci. È anche probabile, sebbene sia più difficile da misurare, che le pareti del suo cuore si stiano ispessendo, aumentando il rischio di infarto. I suoi testicoli, liberati dall’incombenza di produrre testosterone, si sono parzialmente atrofizzati. Per questo Dave si sta iniettando piccole quantità di testosterone ogni settimana, in modo da mantenere i livelli nella norma per un uomo di circa trent’anni, e potrebbe dover continuare a farlo per il resto della sua vita. Non ha in programma un altro ciclo di steroidi in tempi brevi. Ma “la tentazione c’è sempre”, ammette.

Tabù svaniti

Dieci o vent’anni fa difficilmente un impiegato come Dave si sarebbe dedicato così seriamente al bodybuilding (culturismo), per non parlare degli steroidi. Ma da allora l’uso di quelle sostanze è diventato molto più comune. Un primo segnale, secondo Jim McVeigh, ricercatore dell’università metropolitana di Manchester che studia le dipendenze, è stato che gli operatori dei servizi di scambio di siringhe (nati per evitare la trasmissione dell’hiv tra gli eroinomani) vedevano arrivare sempre più spesso consumatori di steroidi. E la tendenza sembra accelerare. In un articolo recente, McVeigh e i suoi colleghi hanno calcolato che nel Regno Unito circa 500mila uomini tra i 15 e i 64 anni hanno preso degli steroidi nell’ultimo anno. Joseph Kean, esperto di servizi per tossicodipendenti e alcolisti, ritiene che potrebbero essere il doppio: “Non è escluso che ci siano 70mila consumatori di steroidi che usufruiscono dello scambio di aghi”. Se la stima più bassa è corretta, tra gli uomini di quella fascia di età il consumo di steroidi è diffuso come quello di cocaina. Se invece è giusto il numero più alto, gli steroidi sono la seconda sostanza illegale più usata nel paese dopo la cannabis.

Nel Regno Unito possedere steroidi non è reato, anche se venderli è illegale, quindi la percentuale di consumo potrebbe essere più elevata rispetto ad altri paesi occidentali. Ma è chiaro che il boom degli steroidi non è solo un fenomeno britannico. Uno studio condotto negli Stati Uniti su dati che arrivano agli anni ottanta suggerisce che fino al 4 per cento degli uomini fa uso di steroidi nella vita. Una ricerca del 2022 su scala più ridotta ha rivelato che quasi il 7 per cento degli adolescenti maschi del Minnesota fa uso di steroidi. Una rassegna di 187 studi condotti in tutto il mondo mostra che nei paesi in cui ci sono dati disponibili, il 6,4 per cento degli uomini e l’1,6 per cento delle donne hanno assunto steroidi in un certo momento della loro vita.

Negli ultimi sei mesi ho parlato con più di trenta consumatori di steroidi appartenenti a diverse fasce sociali, con proprietari di palestre, ex culturisti professionisti, influencer del fitness e persone che conoscono gli spacciatori che vendono queste sostanze o le preparano in laboratori sotterranei. Quello che mi è parso chiaro è che i valori di sottoculture precedentemente marginali associate agli steroidi – come il culturismo o il sollevamento pesi – sono diventati molto comuni. Si sono diffusi sui social media, nello stesso momento in cui i tabù sui farmaci in generale e sugli interventi di chirurgia plastica svanivano.

Dalla serie Hard candy (Lubri Kante)

Il risultato è che sempre di più i giovani si sentono spinti a superare i loro limiti in un modo che alle generazioni precedenti sarebbe sembrato spaventoso o patologico. Come mi ha detto un ragazzo di vent’anni che stava facendo il suo primo ciclo di steroidi, all’inizio era “terrorizzato all’idea di infilarsi nel corpo una siringa con un contenuto per lo più sconosciuto”. Ora, però, è diventato facile “come svegliarsi e preparare il tè”.

Ho parlato anche con medici, scienziati e operatori sociali che stanno studiando gli effetti a lungo termine di queste sostanze, ancora poco conosciute. Alcuni prevedono uno tsunami di problemi di salute nel giro di venti o trent’anni per gli attuali consumatori, che graveranno sul servizio sanitario con i loro cuori e testicoli deboli e con disturbi cognitivi per ora solo sospettati.

Nel 2018 un gruppo di ricercatori ha pubblicato un articolo in cui definiva gli steroidi una “epidemia nascosta” e una “minaccia che incombe sulla salute pubblica” degli Stati Uniti. Altri esperti ritengono che gli effetti possano essere gestiti. Ma una cosa su cui tutti sono d’accordo è che l’uso di steroidi continuerà ad aumentare. “Non si tratta solo di un certo tipo di persone, di una certa regione, di una certa palestra”, afferma McVeigh. “Quello che abbiamo imparato è che dovunque andiamo a cercare l’uso di steroidi, lo troviamo”.

Promesse mantenute

Il fascino degli steroidi è facile da capire. Fanno esattamente quello che promettono: sviluppano i muscoli velocemente. Un’analisi del 2018 degli studi sull’uso di steroidi ha concluso che in media i consumatori hanno ottenuto un incremento di forza del 52 per cento rispetto ai gruppi di controllo. Storicamente, i record di sollevamento pesi sono decollati di colpo negli anni sessanta, quando si sono diffusi gli steroidi. “Non sarebbe corretto dirlo dato che stiamo cercando di scoraggiarne l’uso, ma gli steroidi funzionano davvero”, spiega Kean.

Per i molti uomini – e un numero minore di donne – fissati con l’idea di diventare più muscolosi, la facilità con cui si possono reperire gli steroidi fa sì che uno si chieda di continuo: “E se li provassi?”. Il ventenne che aveva appena cominciato il suo primo ciclo di steroidi mi ha detto che era andato in palestra per quasi un anno, ma sentiva che non stava progredendo abbastanza velocemente e aveva cominciato a sospettare che i suoi livelli naturali di testosterone fossero un po’ bassi. Un suo coetaneo che vive vicino a Londra mi ha detto che si allenava da dieci anni anni, ma quando è passato agli steroidi è “diventato più forte e più attraente di quanto non fossi mai stato”. Ci sono uomini più anziani che assumono steroidi perché sentono che la loro forza e vitalità diminuiscono, e adolescenti che li prendono per pomparsi un po’ prima di una vacanza all’estero.

Dalla serie Hard candy (Lubri Kante)

La maggior parte di quelli che chiamiamo steroidi sono vari tipi di testosterone sintetico. Il testosterone è l’ormone responsabile dei tratti che in genere associamo alla mascolinità: voce profonda, muscoli sviluppati, peli sul corpo, aggressività. Durante un ciclo di steroidi, in cui i livelli di testosterone possono essere fino a cento volte superiori al normale, i sistemi che producono tessuto muscolare ed energia vanno su di giri, consentendo di sollevare più peso, recuperare più velocemente e sviluppare più muscoli.

Ma non è solo il tessuto muscolare che risponde al testosterone. I follicoli piliferi eccessivamente stimolati possono smettere di funzionare, causando la calvizie. I globuli rossi aumentano, ispessendo il sangue e stressando il cuore. E poiché il testosterone è la materia prima per produrre estrogeni, gli steroidi possono far schizzare la concentrazione di questi ormoni, portando il corpo a trattenere l’acqua e a far crescere il tessuto adiposo mammario. “Grandi muscoli, grande cuore e grandi tette”, dice Wiebke Arlt, endocrinologa dell’università di Birmingham. “Forse non è proprio il risultato che uno si aspetta”.

A rendere questi effetti collaterali così complicati e imprevedibili è che i consumatori di steroidi assumono una vasta gamma di composti chimici che imitano il testosterone ma non sono ancora molto studiati. Uno dei più noti è il metandrostenolone, o Dianabol, colloquialmente chiamato Dbol, creato dal medico John Ziegler a metà del novecento per somministrarlo ai sollevatori di pesi, compresa la squadra olimpica statunitense. Poiché è stato testato sugli esseri umani e nei laboratori universitari, la struttura chimica del Dbol è considerata ideale per attivare la crescita muscolare senza trasformarsi in composti come gli estrogeni, riducendo così gli effetti collaterali. I medici e gli endocrinologi con cui ho parlato riconoscono che il Dbol si comporta come la maggior parte dei consumatori suppone che faccia.

Un altro steroide diffuso è il trenbolone (tren). Ma non sappiamo esattamente cosa fa al corpo, perché dalla sua invenzione negli anni sessanta non è mai stato ufficialmente studiato sugli esseri umani. È un farmaco per il bestiame, usato per far ingrassare gli animali. Molte delle informazioni disponibili sui suoi effetti sono state raccolte nel corso degli anni dai consumatori.

L’allenatore e podcaster Scott McNally me lo ha descritto come “un composto molto forte, una volta riservato ai culturisti”. Un culturista più anziano lo ha definito “uno steroide sotto steroidi”. Può provocare un immenso aumento della forza, ma anche depressione, insonnia, acne e uno strano ma ben documentato fenomeno noto come “tosse tren”, un attacco di tosse subito dopo l’iniezione del farmaco.

Un tempo queste conoscenze erano limitate alle conversazioni private e agli opuscoli distribuiti nelle palestre. Oggi sono a disposizione di tutti. Instagram e TikTok sono inondati di messaggi sul tren: ci sono due famosi influencer con più di un milione di follower chiamati “i gemelli Tren” (anche se affermano di non usarlo). Su YouTube e nei forum si trovano discussioni più dettagliate e serie su come modificare un ciclo di steroidi per ottenere i risultati migliori senza rischi, generalmente condotte da persone che li assumono da molto tempo. Il tono dei consigli è spesso estremamente fiducioso, ed è facile convincersi che questi scienziati dilettanti abbiano davvero capito gli steroidi.

Ma non è proprio così. Secondo Channa Jayasena, un endocrinologo dell’Imperial college di Londra, la realtà è che “la maggior parte di questi composti non è mai stata approvata per le persone, quindi scientificamente non ne sappiamo molto”. Gli steroidi sono già abbastanza complessi, ma molti si procurano sul mercato nero anche farmaci che bloccano gli estrogeni per ridurre gli effetti collaterali, e sostanze che stimolano le gonadi, come la gonadotropina corionica umana, nel tentativo di riavviare l’attività dei testicoli e migliorare la fertilità.

Questo, dice Jayasena, è perfettamente logico – usare l’effetto di un farmaco per bloccarne un altro – ma non è molto scientifico. Non ci sono studi su questi metodi, né sui modi strani e inaspettati in cui più farmaci potrebbero interagire nel corpo, e un medico non raccomanderebbe mai questo regime. Ci sono troppe incognite. Nessun medico o scienziato con cui ho parlato ha voluto azzardare un’ipotesi seria sulla causa della “tosse tren”.

Fuori dalla nicchia

Una volta per procurarsi il trenbolone, il boldenone (uno steroide per cavalli) o qualsiasi altra droga che migliori le prestazioni fisiche era necessaria un’iniziazione nei circoli più ristretti del culturismo. “Fino a dieci anni fa dovevi conoscere qualcuno in una palestra, e doveva fidarsi di te”, dice Tim Piat­kowski, ricercatore dell’università Griffith, in Australia. Secondo Nick Gibbs, un criminologo britannico che ha scritto un libro sull’evoluzione del mercato degli steroidi, questo restringeva il campo dei potenziali acquirenti. “Io non avrei mai potuto entrare in questo tipo di rete. Sono troppo basso, non ho il fisico giusto”, spiega.

Ma tutto è cambiato quando la vendita di steroidi si è spostata su internet. Mi sono bastati venti minuti per trovare account Instagram, TikTok e Telegram che si offrivano di inviarmi un ciclo di otto settimane di testosterone, tren e le siringhe di cui avrei avuto bisogno, il tutto per circa 150 sterline (180 euro).

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È stato ancora più facile trovare un sito che proponeva una vasta gamma di steroidi e composti correlati, da spedire a casa mia nel Regno Unito (o negli Stati Uniti, quando l’ho chiesto al servizio clienti su WhatsApp, estremamente disponibile). Sui forum di bodybuilding e tra i consumatori di steroidi con cui ho parlato, l’idea diffusa è che, a parte qualche truffatore, questi rivenditori sono generalmente affidabili. I più famosi sono attivi da anni e hanno migliaia di clienti soddisfatti.

La maggior parte di ciò che sappiamo sulla composizione e sull’autenticità degli steroidi illegali proviene dalla polizia di frontiera. Un esame del 2017 su 1.200 steroidi e prodotti correlati sequestrati al confine svizzero ha rilevato che “meno del 20 per cento conteneva la sostanza nella quantità dichiarata”. Dalle ricerche di Gibbs, il criminologo, è emerso che la maggior parte degli steroidi consumati nel Regno Unito è prodotta nel paese in laboratori segreti, usando precursori chimici legali spesso importati dalla Cina o dall’India. È una vasta rete che rifornisce centinaia di migliaia di persone, quasi completamente invisibile alle autorità.

Da quando gli steroidi sono diventati facilmente reperibili, il tipo di persona che li assume è cambiato. Jon Findlay di Humankind, un ente benefico che si occupa di tossicodipendenze, spiega che “oggi il consumatore medio di steroidi è più giovane – tra i venti e i trent’anni o addirittura adolescente – e più ingenuo. Non è un culturista che fa regolarmente le analisi del sangue e si prende cura della sua salute, ma un ragazzo che forse neanche si allena”.

Ho sentito dire la stessa cosa da diversi operatori sociali. Per quanto ne so, questo cambiamento riguarda soprattutto gli uomini, mentre le donne che usano steroidi di solito sono atlete.

Anche la maggior parte dei consumatori di steroidi più anziani con cui ho parlato ha notato questo cambiamento, e lo disapprova. Steve Gardener, un ex campione di sollevamento pesi di 59 anni che ha fatto uso di steroidi e conduce un pod­cast sul tema, mi ha detto che “non suggerirebbe mai a un ragazzino di prendere steroidi. Prima dei venticinque anni è troppo presto. Ci vuole maturità fisica ed emotiva”.

Non c’è un solo influencer con il carisma di Schwarzenegger, ma ce ne sono centinaia grossi e pompati come lui

Secondo Gardener solo in pochi hanno la motivazione necessaria per correre il rischio di prendere steroidi. “Lo vedo di continuo, la maggior parte delle persone viene in palestra e tiene duro per due, tre anni, al massimo. Poi trovano un lavoro, si sposano o si mettono a fare qualcos’altro, e non tornano mai più”, ha detto. “Così rischi di rovinarti la salute per niente. Che senso ha?”.

Ma una volta che gli steroidi non sono più confinati a una sottocultura di appassionati di sport, princìpi come questi non possono più essere fatti rispettare. E il passaggio alla cultura di massa è visibile ovunque. All’inizio del 2024, all’Arnold sports festival Uk – una convention di culturismo e sport di forza – ho parlato con un gruppo di giovani di circa vent’anni di Belfast. Uno partecipava alle gare di sollevamento pesi. Era notevolmente muscoloso, e tra i muscoli pettorali e i deltoidi aveva delle smagliature rosse dovute alla crescita troppo veloce. Mi ha detto che stava prendendo testosterone sintetico e Dbol. Il suo amico era solo uno che andava in palestra senza competere, ma anche lui assumeva un’alta dose di testosterone sintetico, per dare al suo corpo “una spintarella”.

Molti giovani che ho incontrato si sentivano ripetere da ogni parte che un corpo muscoloso è ciò di cui hanno bisogno. Avevano notato che le celebrità, dalle star del cinema ai partecipanti dei reality show, erano diventate più muscolose, anche se nessuno di quelli con cui ho parlato voleva emulare una star del cinema, e meno che mai partecipare a un reality. L’idea che “i muscoli attirano le ragazze” è emersa spesso, anche se la maggior parte dei miei interlocutori ha ammesso che solo poche donne preferiscono i corpi mastodontici e muscolosi.

Molti hanno citato i social media, che gli mostrano continuamente immagini di uomini muscolosi di successo – amici o influencer – che in qualche modo li avevano fatti sentire a disagio con se stessi. Molti si erano avvicinati al sollevamento pesi o al fitness per stare meglio, ma spesso sentivano che stavano rimanendo indietro e non raggiungevano i loro obiettivi. Speravano che gli steroidi li avrebbero aiutati.

Il desiderio di avere un corpo così è relativamente recente. Nel suo libro del 1999 The male body, la sociologa femminista Susan Bordo osservava che nel decennio precedente, la pubblicità e la cultura di massa proponevano un tipo di corpo maschile – muscoloso, atletico, spesso quasi nudo – che non era stato considerato ideale o raggiungibile per gran parte dell’era moderna. L’erosione delle gerarchie sociali a metà del novecento aveva indebolito il tradizionale legame tra tipo di corpo e posizione sociale: il paffuto capoufficio contrapposto all’operaio muscoloso, per esempio.

Libere da queste associazioni, le persone avevano cominciato a vedere il corpo come una proiezione della propria identità o di sé. In questa nuova realtà, secondo Bordo lo sguardo ineluttabile del consumismo di massa avrebbe presto avuto sugli uomini lo stesso effetto vergognoso che aveva sulle donne. “Non avrei mai immaginato che l’uguaglianza avrebbe portato gli uomini a preoccuparsi di più del loro aspetto invece che spingere le donne a preoccuparsene di meno”, scrive.

Gli eredi di Arnold

Quasi tutti quelli con cui ho parlato hanno tirato in ballo gli influencer. L’allenamento con i pesi va forte sui social e molti influencer non vogliono avere niente a che fare con gli steroidi. Alcuni sono come ci si potrebbe aspettare: maschi alfa sicuri di sé che ti urlano di metterti in forma. Ma ci sono influencer per ogni tipo di pubblico. “Se vuoi qualcuno che citi studi lo trovi”, dice “il dottor Mike” Israetel, uno scienziato dello sport e culturista con un canale YouTube da 1,8 milioni di iscritti. “Se vuoi qualcuno che sia super attendibile e fico, e non ti faccia pensare troppo, trovi anche quello”. Ci sono influencer per mamme asiatiche e altri per i patiti della birra artigianale. Tra i più popolari al momento c’è More plates more dates (Più muscoli più donne), con due milioni di iscritti su YouTube, e Joey Swoll, un bellimbusto instancabilmente ottimista il cui principale hobby, a parte il sollevamento, è denunciare casi di cyberbullismo contro i 4,4 milioni di persone che lo seguono su Instagram.

Ma il vero re è Sam Sulek, un ragazzo di 22 anni dell’Ohio con 5,7 milioni di follower su Instagram. Sulek è un pezzo di pura carne magra con i capelli da rocker anni ottanta e uno stile amichevole: un tipo schietto e cordiale, che ti guarda negli occhi. Quando ho chiesto ai ragazzi cosa gli piacesse di Sulek, hanno parlato della sua umiltà e del fatto che sembra una persona normale. Gira i suoi video in quello che sembra un centro fitness per famiglie di periferia. In effetti, Sulek è forse l’esempio perfetto di influencer: in tutto e per tutto normale e affidabile – uno come te, uno che potresti conoscere – tranne che per una qualità straordinaria, in questo caso essere forse la persona più muscolosa che io abbia mai visto. Mi sono trovato vicino a lui in un bagno all’Arnold Uk, e le sue spalle erano così larghe che era praticamente impossibile avvicinarsi all’orinatoio accanto al suo.

Sulek dichiara di non fare uso di steroidi, ma il suo predecessore più famoso, Arnold Schwarzenegger, ha ammesso di averli presi in passato. In un articolo del 2017 sulla storia della cultura della palestra, i sociologi Jesper Andreasson e Thomas Johansson osservano che Schwarzenegger non ha solo introdotto il bodybuilding nella cultura di massa, ma è stato anche tra i pionieri di una sua versione punitiva, steroidea ed esteticamente estrema, e di conseguenza ha reso più estrema la cultura di massa. Nel 2023 Schwarzenegger ha parlato dei pericoli degli steroidi in un’intervista a Men’s
Health.

Non c’è un solo influencer con il carisma del giovane Schwarzenegger – una vera star del cinema – ma ce ne sono centinaia che sono grossi e pompati come lui, e una volta che l’algoritmo ha capito che vuoi vederli, te ne mostrerà un sacco. Il risultato è una dinamica ormai comune su internet, in cui ciò che una volta era estremo finisce per sembrare normale, e ciò che è normale può arrivare a sembrare inadeguato.

“Sei il maschio alfa dovunque vai. Sei sicuro di te, dominante e a volte metti paura. Ti senti rispettato. È meraviglioso”

Milioni di persone sono entrate nel mondo della “crescita”, dell’“ipertrofia” (muscolare), dell’alimentazione, del recupero e dei valori che ne derivano. E anche se l’allenamento di solito è una cosa salutare, una fetta incredibile della cultura online che lo circonda non lo è affatto. Solo una manciata di influencer dell’allenamento con i pesi ammette di usare steroidi, il resto sostiene di non farlo. Ma il motivo per cui così tanti di loro hanno bisogno di precisare che non usano steroidi è che la comunità ne è ossessionata. La domanda natty or not – cioè se un corpo è naturale o no – viene posta nei commenti e discussa nei podcast, nei video su YouTube e nei forum su internet.

Jesse James West, un influencer statunitense di 24 anni con quattro milioni di follower su YouTube, mi ha detto che riceve centinaia di commenti e messaggi in cui gli chiedono se usa steroidi, e anche piccole fluttuazioni del suo peso vengono analizzate su forum come “nattyorjuice” di Reddit, che ha 175mila iscritti. West è natty, e in diversi video ha denunciato quella che lui chiama “l’epidemia di steroidi” nell’industria del fitness, intervistando culturisti e venditori. “Possiamo anche dire ‘non prendete il tren!’, ma sarebbe meglio essere onesti sul fatto che le persone lo usano, e non presentare un’immagine falsa della realtà”, mi ha detto.

Su internet West ha un atteggiamento più da buffone che da superuomo, ma è consapevole del suo potere. “Gli influencer devono rendersi conto di quanta influenza hanno davvero. Ci sono persone che fanno letteralmente quello che gli diciamo”.

Il fardello

Tutti quelli con cui ho parlato sembrano rassegnati all’idea che nei prossimi anni l’uso di steroidi è destinato a crescere. Se hanno ragione, comprendere le conseguenze a lungo termine è “incredibilmente urgente”, dice Findlay di Humankind. “La domanda che i medici devono porsi non è perché le persone li assumono, ma quali sono esattamente i pericoli”, afferma Jayasena, l’endocrinologa dell’Imperial college. “Uno studio molto rigoroso condotto in Danimarca ha rivelato che nell’arco di dieci anni i consumatori di steroidi hanno il triplo di probabilità di morire rispetto agli altri. È più o meno lo stesso rischio che comporta la cocaina, ma meno di un terzo di quello dell’eroina”, dice.

I medici sono d’accordo che mentre si assumono steroidi i rischi sono elevati. Una ricerca australiana del 2020 ha dimostrato che, sebbene l’assunzione di steroidi influisca sulle funzioni cardiache di base, quando viene interrotta il cuore sembra recuperare nel giro di un anno o poco più. Per i testicoli non è la stessa cosa: mentre molti uomini riacquistano la capacità di produrre testosterone e spermatozoi vitali, alcuni “semplicemente non tornano più come prima, e non sappiamo bene perché”, dice Jayasena.

Il testosterone ha anche un potente effetto sulla mente. Ho scoperto che su questo c’è una netta divisione tra i consumatori di steroidi alle prime armi e i veterani. I più giovani sono spesso entusiasti dei benefici psicologici: “Sei il maschio alfa dovunque vai. Sei sicuro di te, dominante e a volte metti paura. Ti senti rispettato. È meraviglioso”, mi ha detto il giovane dei dintorni di Londra. I più anziani tendono invece a lamentarsi degli effetti collaterali. “Uno dei miei allenatori lo chiamava ‘il fardello’”, dice Mike Istraetel, riferendosi alla sensazione di emozioni smorzate, ansia e cali di umore che accompagnano i cicli di steroidi. Israetel nei suoi video è sincero, e spesso comincia le discussioni affermando: “Gli steroidi non sono uno scherzo”. Un’altra cosa che dice, facendo eco a molti altri uomini attempati con cui ho parlato, è che “gli steroidi ti rendono stupido”, citando i vuoti di memoria e le carenze nelle capacità di ragionamento dovute al loro consumo regolare.

Astrid Kristine Bjørnebekk, psichiatra all’ospedale universitario di Oslo, in Norvegia, ha condotto uno dei primi studi su vasta scala sugli effetti degli steroidi sul cervello. Il suo team ha fatto scansioni del cervello di oltre ottanta persone che avevano usato steroidi per almeno un anno e le ha confrontate con quelle di chi non ne aveva mai assunti. Per garantire che il gruppo di controllo conducesse uno stile di vita simile a quello dei consumatori, Bjørnebekk accettava solo uomini in grado di sollevare almeno cento chili sulla panca. Ha scoperto che i consumatori di steroidi avevano in media un volume cerebrale più piccolo e riduzioni significative della materia grigia. “Non riguarda solo una piccola regione, ma tutto il cervello”, dice Bjørnebekk.

Un posto accogliente

Nel breve periodo cosa dovrebbero fare gli stati? A partire dalla fine degli anni duemila, la Danimarca e la Svezia, insieme ai Paesi Bassi e al Belgio, hanno adottato la linea dura. Secondo April Henning, che insegna scienze dello sport all’università di Stirling, nel Regno Unito, l’effetto combinato degli scandali olimpici degli anni ottanta e novanta e la “paura che i consumatori di steroidi diventassero un peso per il sistema sanitario” ha portato questi paesi ad adottare pene severe, compreso il carcere, per chi ne fa uso.

In Danimarca e Svezia la polizia può fare irruzione a sorpresa nelle palestre, e perfino fermare le persone per strada e chiedere un test immediato delle urine. Questa strategia è detta muskelprofiler, profilazione muscolare. Nel 2010 ha fatto notizia quando il culturista statunitense Toney Freeman, dopo essere entrato in un negozio di articoli sportivi in Svezia, è stato arrestato, portato in una stazione di polizia e, secondo quanto ha riferito, costretto a fare pipì in una tazza. Freeman è stato subito rilasciato senza accuse.

Secondo Alex Danielsson, ex direttore della rivista Body in Svezia, la legge ha creato una cultura della paura non solo intorno agli eventi di bodybuilding, ma anche nelle palestre e nei centri fitness, e ha avuto pochi effetti sul consumo di steroidi. Il rapporto di un ente benefico svedese ha concluso che in Svezia dagli anni novanta il numero di consumatori di steroidi è probabilmente aumentato.

Con la sua politica relativamente permissiva in materia di droghe, il Regno Unito rappresenta un approccio alternativo. All’inizio di maggio ho visitato una delle cliniche per consumatori di steroidi più vecchie del paese, la Juice di Sheffield. John McNeil, un esperto di dipendenze con una folta chioma di capelli biondi, tatuaggi sbiaditi sull’avambraccio e modi gentili ma autoritari, lavora in questo campo da quasi vent’anni. Negli ultimi anni ha visto lo stesso cambiamento che hanno notato altri operatori in tutto il paese: “Un tempo il 70 per cento si faceva di eroina e crack e il 30 per cento di steroidi. Adesso è l’esatto contrario”, mi ha detto.

Un grande affare
Valore del mercato mondiale degli steroidi iniettabili, miliardi di dollari (Fonte: Data bridge market research)

Lo scopo della clinica non è affrontare le persone che fanno abuso di steroidi. “Non si sentono come gli altri consumatori di stupefacenti, si considerano molto più sani”, dice McNeil. E avendo anche lui usato droghe in passato, sa che lo scontro non funziona comunque. Il punto è aiutarle a farlo in sicurezza, e poi incoraggiarle a riflettere.

Il giorno in cui sono andato lì, c’erano uomini che aspettavano di fare gli esami del sangue davanti a due ambulatori, con la promessa di tornare due settimane dopo per parlare dei risultati. Ho conosciuto un tipo abbronzato e dall’aspetto sano che acquista testosterone sintetico durante i viaggi all’estero. Era un sostenitore dell’uso di basse dosi di testosterone, ma voleva anche monitorare la sua salute dopo due anni di consumo. Chiacchierava disinvoltamente mentre McNeil gli infilava un ago nell’avambraccio per riempire tre provette di sangue.

Poi è arrivato un uomo nervoso che anni fa prendeva steroidi. Ha detto che stava pensando di ricominciare con una sostanza sostitutiva del testosterone acquistata da un suo contatto. McNeil ha detto che gli avrebbe insegnato il modo più sicuro per iniettarselo quando sarebbe tornato a ritirare i risultati delle analisi. Un po’ più tardi lo staff si è riunito per parlare delle analisi del sangue di un culturista in attività. I dati del suo fegato erano preoccupanti. Era improbabile che fosse solo l’effetto degli steroidi: forse beveva anche parecchio.

McNeil e le due infermiere che lavorano con lui non hanno competenze specifiche in materia di steroidi, ma possono offrire alle persone un luogo sicuro per parlare delle loro preoccupazioni e monitorare la propria salute. Molti consumatori di steroidi mi hanno detto che non sarebbero mai andati dal dottore se non per un’emergenza, perché i medici avevano poche conoscenze sugli steroidi e non volevano sentirsi fare la morale e ritrovarsi una nota sulla cartella clinica. Ma vanno alla Juice, tanto che ultimamente gli appuntamenti sono stati limitati ai residenti di Sheffield. “C’erano persone che venivano dall’altra parte del paese”, mi ha detto McNeil.

Ci sono pochissimi servizi come questo in tutto il Regno Unito, e potranno andare avanti solo finché dureranno i finanziamenti della sanità pubblica, spesso effimeri. A Bradford, Kean mi ha detto che finanziare una clinica che fa analisi del sangue mensili e si occupa della riduzione del danno potrebbe costare solo 25mila sterline all’anno. Ma il suo sogno sarebbe qualcosa di più: una clinica che offra analisi del sangue e sostegno psicologico, e che sia sempre accessibile. “Questo richiede tempo e denaro, però”, ha osservato. Jayasena, l’endocrinologa dell’Imperial college, spera di creare un modello per il servizio sanitario nazionale, ma non sa da dove potrebbero venire i finanziamenti.

La gente ha bisogno di qualche tipo di servizio. Quando ho parlato con i giovani, li ho trovati ben informati, ma anche troppo sicuri di sé, come spesso sono le persone di quell’età. Mi hanno assicurato che sarebbero stati attenti, che avrebbero usato gli steroidi solo “per un po’ di tempo” e avrebbero smesso dopo aver ottenuto i risultati voluti. Era difficile crederci. Su internet i nuovi consumatori di steroidi spesso sembrano persi: scrivono sui forum per chiedere aiuto, senza un’idea precisa del dosaggio sicuro e degli effetti collaterali. E l’affidabilità delle risposte dipende dal caso.

Una delle ultime persone con cui ho parlato è stato un ventenne che era caduto in depressione e aveva smesso con gli steroidi a metà del suo secondo ciclo. Era convinto di aver mandato in tilt per sempre il suo sistema ormonale. “Dopo l’interruzione il mio umore è peggiorato, non ho nessuna motivazione e nessuna erezione mattutina, quindi in questo momento il mio testosterone è incasinato”, mi ha scritto. Stava malissimo. “In realtà non ho mai pensato ai motivi per cui non avrei dovuto cominciare con gli steroidi. Ho guardato solo l’aspetto positivo. Ero praticamente accecato dai progressi che facevano gli influencer e altre persone su internet”, mi ha confessato.

Qualcuno gli aveva detto che era stato stupido e sconsiderato, il che probabilmente era vero. Tuttavia, non era bastato a dissuaderlo dall’assumere di nuovo gli steroidi. “Prenderli è stato divertente, ma smettere è stato terribile. Sto pensando di ricominciare per cercare di rimettermi in forma e tornare ai miei livelli normali di testosterone”. Poi non mi ha più scritto. Ho controllato giorni dopo, ma probabilmente era in qualche altro angolo di internet o era impegnato con la sua vita reale. Sembrava che avesse bisogno di un consulente o di un medico. Spero che sappia come trovarli. ◆ bt

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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 44. Compra questo numero | Abbonati