Immaginate se fosse andata così. Dieci cybertruck della Tesla, dipinti con colori mimetici e una X gigante disegnata sul tetto, attraversano rumorosamente Washington. Gli pneumatici stridono. Ne esce un gruppo di ragazzi, in divisa e protezioni antiproiettile. Dopo aver fatto il saluto nazista, impugnano le armi e corrono da un ministero all’altro, gridando slogan come “tutto il potere al leader supremo Skibidi Hitler”.

Storicamente, è così che apparivano i colpi di stato. Il centro del potere era un luogo concreto. Occuparlo e cacciare via le persone che avevano una carica voleva dire prendere il controllo. Quindi, se un gruppo di uomini armati con strani simboli avesse preso d’assalto gli edifici governativi, i cittadini statunitensi avrebbero riconosciuto che si trattava di un colpo di stato. E quel tentativo sarebbe fallito.

Elon Musk non ha alcun diritto di prendere il potere. Non è stato eletto per nessuna carica e non c’è carica che gli darebbe l’autorità di fare quello che sta facendo. È tutto illegale

Ora immaginate che la scena sia questa: una ventina di ragazzi in abiti civili e armati solo di chiavette usb va da un ufficio del governo all’altro. Usando un gergo tecnico e facendo vaghi riferimenti a ordini dall’alto, ottengono l’accesso ai sistemi informatici del governo federale statunitense. Fatto questo, concedono al loro leader supremo l’accesso alle informazioni e il potere di avviare e interrompere tutti i pagamenti gestiti dal governo.

Questo colpo di stato sta, di fatto, avvenendo. E se non lo riconosciamo per quello che è, potrebbe riuscire.

Nel ventunesimo secolo il potere è più digitale che materiale. Gli edifici e gli esseri umani sono lì per proteggere il funzionamento dei computer e il funzionamento del governo nel suo insieme, nel caso degli Stati Uniti un governo (almeno in linea di principio) democratico che è organizzato e vincolato da una certa nozione dei diritti individuali.

Quello che stanno facendo Elon Musk e i suoi seguaci è un colpo di stato perché queste persone non hanno alcun diritto di prendere il potere. L’imprenditore di origine sudafricana non è stato eletto per nessuna carica e non c’è carica che gli darebbe l’autorità di fare quello che sta facendo.

È tutto illegale. È un colpo di stato voluto, tra l’altro, con l’obiettivo di annullare la democrazia e violare i diritti umani.

Avendo ottenuto l’accesso ai dati di tutti i cittadini statunitensi, Musk ha calpestato ogni nozione di privacy e dignità, così come gli accordi espliciti e impliciti stipulati con il governo quando i cittadini pagano le tasse o i prestiti studenteschi. E il possesso di questi dati permette ricatti e ulteriori crimini.

Dato che ha la possibilità di bloccare i pagamenti da parte del dipartimento del tesoro, Elon Musk ha svuotato di significato anche la democrazia. I cittadini votano per eleggere i rappresentanti al congresso, che a loro volta approvano leggi per decidere come vengono spesi i soldi delle tasse. Se un imprenditore ha il potere di bloccare i pagamenti, può fermare questo processo e rendere quindi le leggi senza senso. Il che vuol dire che, a sua volta, il congresso non ha senso e che votare non ha senso, e neanche la cittadinanza.

Resistere a questo colpo di stato vuol dire anche difendere l’umano contro il digitale e la democrazia contro l’oligarchia. Se Musk controlla questi sistemi digitali, i funzionari eletti del Partito repubblicano saranno indifesi come quelli democratici. Le istituzioni che hanno creato possono anche essere “cancellate”, come dice Musk.

Anche il presidente Donald Trump sarà una marionetta nelle mani di Musk. Non c’è molto che possa fare senza l’uso dei computer del governo federale. Nessuno spiegherà questo a Trump o ai suoi sostenitori, ovviamente.

È in corso un colpo di stato, contro gli statunitensi in quanto titolari di diritti umani e dignità, e contro gli statunitensi in quanto cittadini di una repubblica democratica. Ogni ora che passa senza riconoscerlo rende più probabile il suo successo. ◆ fdl

Questo articolo è uscito su Substack.

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Questo articolo è uscito sul numero 1601 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati