Nel 2021 i progetti nel campo delle energie rinnovabili hanno attirato investimenti per 382 miliardi di dollari in tutto il mondo. Solo tredici miliardi di dollari, il 3 per cento dell’intera somma, sono destinati a finanziare progetti in Africa. Queste stime dell’Agenzia internazionale dell’energia mettono in evidenza il profondo divario in termini di finanziamenti che ostacola la transizione ecologica e l’accesso all’elettricità nel continente, riservato solo al 48 per cento degli africani. Alcuni esperti del settore sono convinti che gli investimenti nelle rinnovabili potrebbero dare un forte impulso alla transizione ecologica e, allo stesso tempo, connettere un maggior numero di persone alla rete elettrica. Tuttavia, gli investitori tendono a evitare il mercato africano.
A un recente incontro organizzato dal World resources institute (Wri) e dalla Children’s investment fund foundation, vari esponenti del settore privato, del governo, della società civile del Kenya e di altri paesi africani si sono confrontati su come attirare nuovi investitori e spingerli a sostenere la transizione verde in Africa. “Anche in altre aree del mondo l’accesso all’energia è ancora difficile, per esempio nel sudest asiatico”, ha fatto notare Rebekah Shirley, vicedirettrice regionale del Wri, “ma non vediamo una scarsità di finanziamenti di queste proporzioni”.
Le responsabilità politiche
Alex Wachira, primo segretario del dipartimento per l’energia keniano, ha riconosciuto che le sfide sono tante, in particolare il fatto che il suo governo non offre incentivi sufficienti ad attirare capitali privati. Un’altra difficoltà è la mancanza di volontà politica nell’approvare leggi appropriate e nell’attuare politiche che facilitino la realizzazione di progetti nel campo delle energie rinnovabili, soprattutto nelle aree rurali. Per esempio, solo due delle 47 contee del Kenya hanno dei piani energetici adeguati. I governi locali raramente danno la priorità a questi progetti.
Infine, l’Africa registra ancora una mancanza di competenze che limita le aziende del settore. “Se un investitore viene nel paese per realizzare un progetto”, dice Andrew Amadi, della Kenya renewable energy association, “il primo ostacolo che deve affrontare è l’assenza di personale qualificato”. ◆ gim
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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati