L’ultima settimana di campagna elettorale, dai toni molto accesi, è stata dominata dai due partiti più importanti del periodo postrivoluzionario: la formazione laica Nidaa Tounes, di Béji Caïd Essebsi, e quella islamista Ennahda, di Rachid Ghannouchi.
Secondo il quotidiano La Presse, i partiti tunisini non hanno mai speso tanto denaro per la comunicazione politica come quest’anno.
I tunisini torneranno alle urne il 23 novembre per eleggere il presidente, che per la prima volta sarà scelto direttamente dagli elettori e rimarrà in carica cinque anni.
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