Da un anno tre giornalisti di Al Jazeera sono in carcere al Cairo, accusati di aver diffuso false informazioni e di aver favorito l’organizzazione illegale dei Fratelli musulmani.
Gli egiziani Mohamed Baher e Mohamed Fahmy e il corrispondente australiano Peter Greste sono stati arrestati il 29 dicembre, con l’accusa di aver collaborato con un’organizzazione terroristica e messo in pericolo la sicurezza dello stato. A giugno Greste e Fahmy sono stati condannati a 7 anni, mentre Baher a 10 anni perché era stato trovato in possesso di un bossolo. Giovedì 1 gennaio i tre giornalisti saranno ascoltati in appello alla corte di cassazione, che potrà rigettare l’intero caso, mantenere la sentenza attuale o chiedere un nuovo processo.
È la prima volta che in Egitto dei giornalisti sono incriminati per reati legati al terrorismo, aveva scritto il quotidiano egiziano Al Ahram in un articolo a inizio marzo.
Il 23 dicembre Al Jazeera ha sospeso il suo canale egiziano Mubasher Misr (Live Egypt) le cui trasmissioni avevano irritato il governo. Al Jazeera
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