Peter Greste è stato rilasciato dopo oltre un anno di prigione in Egitto. Altri due giornalisti, Mohamed Fahmy e Mohamed Baher, sono ancora in carcere. I giornalisti sono stati imprigionati il 29 dicembre 2013 con l’accusa di aver diffuso false informazioni e di aver favorito l’organizzazione dei Fratelli musulmani
Il giornalista australiano di Al Jazeera Peter Greste, rilasciato il 1 febbraio dall’Egitto dopo un anno di prigione, è atterrato a Brisbane. Dopo la sua liberazione, Greste ha trascorso due giorni a Cipro con il fratello, prima di prendere il volo per l’Australia.
Ad attenderlo all’aeroporto, oltre alla sua famiglia, c’erano amici, sostenitori e colleghi. Abc
Il giornalista australiano Peter Greste è stato liberato il 1 febbraio, dopo 400 giorni di carcere al Cairo, in Egitto. Il 2 febbraio a Cipro, sulla via del ritorno in Australia, ha rilasciato questa intervista ad Al Jazeera. Leggi
Il giornalista di Al Jazeera Peter Greste è tornato sul suo profilo Twitter. Era stato arrestato il 29 dicembre 2013 insieme ai colleghi Mohamed Fadel Fahmy e Baher Mohammad con l’accusa di avere diffuso false informazioni. Greste è stato liberato il 1 febbraio.
Un secondo giornalista di Al Jazeera, Mohamed Fahmy, in carcere in Egitto dal 29 dicembre 2013, dovrebbe essere rilasciato entro pochi giorni, e mandato in Canada, secondo quanto ha dichiarato un funzionario della sicurezza.
Oggi è stato liberato il primo dei tre giornalisti che erano in carcere, Peter Greste, che ha lasciato il paese ed è partito per l’Australia. Reuters
Il giornalista di Al Jazeera Peter Greste, in prigione in Egitto da oltre un anno, è stato liberato e ha lasciato il paese per andare in Australia. Greste era accusato, tra le altre cose, di aver sostenuto un gruppo di terroristi.
Non è stata data notizia invece della sorte di altri due colleghi di Al Jazeera, Mohamed Fahmy e Mohamed Baher, ancora in prigione. I tre giornalisti sono stati messi in carcere il 29 dicembre 2013.
A giugno 2014 Peter Greste e Mohamed Fahmy erano stati condannati a sette anni di carcere e Mohamed Baher a dieci con l’accusa di aver diffuso false informazioni e di aver favorito l’organizzazione illegale dei Fratelli musulmani. Reuters
La corte di cassazione del Cairo ha ordinato un nuovo processo per i tre giornalisti di Al Jazeera in carcere dal 29 dicembre 2013, senza concedere invece il rilascio su cauzione come speravano gli imputati.
A giugno Peter Greste e Mohamed Fahmy erano stati condannati a sette anni di carcere e Mohamed Baher a dieci, con l’accusa di aver diffuso false informazioni e di aver favorito l’organizzazione illegale dei Fratelli musulmani.
L’udienza è durata pochi minuti e ai tre giornalisti non è stato permesso di entrare in aula. Secondo la difesa un nuovo processo potrebbe tenersi entro un mese. Ap
Da un anno tre giornalisti di Al Jazeera sono in carcere al Cairo, accusati di aver diffuso false informazioni e di aver favorito l’organizzazione illegale dei Fratelli musulmani.
Gli egiziani Mohamed Baher e Mohamed Fahmy e il corrispondente australiano Peter Greste sono stati arrestati il 29 dicembre, con l’accusa di aver collaborato con un’organizzazione terroristica e messo in pericolo la sicurezza dello stato. A giugno Greste e Fahmy sono stati condannati a 7 anni, mentre Baher a 10 anni perché era stato trovato in possesso di un bossolo. Giovedì 1 gennaio i tre giornalisti saranno ascoltati in appello alla corte di cassazione, che potrà rigettare l’intero caso, mantenere la sentenza attuale o chiedere un nuovo processo.
È la prima volta che in Egitto dei giornalisti sono incriminati per reati legati al terrorismo, aveva scritto il quotidiano egiziano Al Ahram in un articolo a inizio marzo.
Il 23 dicembre Al Jazeera ha sospeso il suo canale egiziano Mubasher Misr (Live Egypt) le cui trasmissioni avevano irritato il governo. Al Jazeera
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