L’oppositore russo Navalnij si ribella agli arresti domiciliari
L’oppositore russo Aleksej Navalnij, agli arresti domiciliari da un anno dopo essere stato accusato di frode, ha tagliato il braccialetto elettronico che serviva a controllare i suoi movimenti. “Sono la prima persona nella storia giudiziaria della Russia a dover stare agli arresti domiciliari dopo il processo”, ha scritto Navalnij sul suo blog. Il 30 dicembre un tribunale l’ha giudicato colpevole, insieme al fratello, di appropriazione indebita e l’ha condannato a tre anni e mezzo con sospensione condizionale della pena.
“Mi rifiuto di rispettare le condizioni della mia detenzione illegale. Ho tagliato il braccialetto con delle forbici da cucina”, ha dichiarato su Twitter pubblicando una foto dell’oggetto tagliato. Reuters