Tra i capi di stato e di governo che sono oggi alla manifestazione di Parigi ce ne sono diversi i cui paesi non sono famosi per il rispetto della libertà d’espressione e di stampa, e la loro presenza sta suscitando molte critiche.
Viktor Orban et M. Rajoy viendront défendre la liberté d'expression avec Ali Bongo et Erdogan. Des nouvelles de Poutine? #MarcheRepublicaine
— Eric Fassin (@EricFassin) 10 Gennaio 2015
È il caso per esempio del premier turco Ahmet Davutoglu, del capo della diplomazia russa Serguei Lavrov, del presidente della repubblica del Gabon Ali Bongo, del re e delle regina di Giordania Abdallah II e Rania, del capo del governo ungherese Viktor Orban, del ministro degli esteri egiziano Sameh Choukryou, del ministro dell’economia israeliano Naftali Bennett che, scrive Le Monde, si è vantato di aver ucciso “molti arabi”.
Netanyahu, Lavrov, Orban, Davutoglu, Bongo à la manif pour la liberté de la presse!!! Pourquoi pas Bachar Al Assad?#Mascarade #PauvreCharlie
— MarionVan Renterghem (@MarionVanR) 10 Gennaio 2015
Nella classifica del 2014 della libertà di stampa di Reporters sans frontières, basata su 180 paesi, la Turchia è al 154° posto, la Russia al 148°, la Giordania al 141°, il Gabon al 98°, Israele al 96° e l’Ungheria al 64°.
Rispondendo alle critiche, la presidenza delle repubblica francese ha detto:
Tutti sono i benvenuti. (…) Non possiamo permetterci distinzioni tra paesi e stigmatizzazioni. Tutti questi leader hanno chiaramente condannato l’attentato contro Charlie Hebdo.
Le Monde
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