Le armi usate per gli attentati di Parigi venivano dall’estero
Secondo un funzionario della polizia francese, le armi usate negli attacchi della scorsa settimana a Parigi sono arrivate dall’estero e le autorità stanno cercando di scoprire chi le ha fornite.
Christophe Crepin, rappresentante del sindacato di polizia, ha dichiarato che diverse persone risultano ricercate per aver finanziato i tre aggressori (i fratelli Chérif e Saïd Kouachi, presunto responsabile della strage nella redazione di Charlie Hebdo, e Amedy Coulibaly, ritenuto responsabile della sparatoria a Montrouge e di quella nel supermercato ebraico a Porte de Vincennes) e altre persone che operano nella loro rete terroristica. Secondo Crepin, questi finanziamenti dimostrano che dietro agli attentati in Francia, che hanno causato in tutto 17 morti, c’era “un gruppo organizzato”.
Secondo le forze dell’ordine, risultano ancora ricercate almeno sei persone sospettate di aver partecipato agli attacchi di Parigi. Uno di questi sarebbe stato avvistato mentre guidava un’automobile di proprietà di Hayat Boumeddiene, la vedova di Amedy Coulibaly, partita per la Turchia il 2 gennaio ed entrata in Siria l’8 gennaio. Ap