Mentre si avvicina la scadenza del 22 gennaio fissata per presentare una nuova costituzione, sono esplose le tensioni dentro e fuori dal parlamento del Nepal. I deputati dell’opposizione maoista, che accusano la coalizione al governo di approvare le leggi senza il consenso necessario, hanno lanciato sedie e microfoni contro il presidente del parlamento. A Kathmandu è stato indetto uno sciopero generale e i sostenitori della coalizione maoista si sono scontrati con la polizia. Migliaia di agenti sono stati schierati per le strade della città e la polizia ha arrestato cinquanta persone.
I diversi partiti hanno cercato di concludere un accordo su una nuova costituzione sin dall’elezione della prima assemblea costituente nel 2008, ma non ci sono ancora riusciti. I maoisti chiedono che le discussioni continuino finché non si troverà un accordo, ma la coalizione al potere, che ha il sostegno dei due terzi dei rappresentanti dell’assemblea, potrebbe approvare la nuova costituzione anche senza il sostegno dei maoisti.
Le elezioni del 2008 si sono tenute dopo un accordo di pace concluso con i ribelli maoisti che hanno combattuto una guerra decennale in cui sono morte più di dodicimila persone. Bbc
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it